ANCONA – La Polizia ha sventato ieri, mercoledì 15 maggio, due truffe ai danni di altrettante persone della terza età. Erano infatti le 12.45 circa quando, al centralino 113 della Questura di Ancona, è giunta una chiamata da parte di una donna ultra 80enne.
L’anziana ha raccontato di aver ricevuto, poco prima, una telefonata sul suo numero di rete fissa da parte di una donna che le diceva di essere la nipote e che la avvertiva che sarebbe passata di lì a poco per ritirare 10 mila euro o alcuni oggetti in oro. Denaro indispensabile per coprire l’anticipo per l’acquisto di un capannone. Inoltre, la falsa nipote le chiedeva di non farne parola con nessuno e spiegava che sarebbe arrivata sotto casa sua, nel quartiere di Torrette, per accompagnarla in banca.
Intuendo che potesse trattarsi di una truffatrice la signora, una volta terminata la telefonata, si è rivolta al 113 segnalando il fatto.
Nel giro di poco tempo sono arrivate sul posto le Volanti che hanno messo in fuga i malintenzionati.
Stessa dinamica per un’altra signora abitante nel quartiere di Posatora. Anche lei chiamata al telefono da una “falsa” nipote e con le medesime modalità. Anche in questo caso i truffatori non hanno avuto spazio grazie al pronto intervento della Polizia.
Truffe e raggiri, ecco i consigli della Polizia su come evitarli
– Non aprire la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità.
– Verificare sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla vostra porta e per quali motivi.
– Se non si ricevono rassicurazioni non aprire per nessun motivo.
– Ricordare che nessun ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente.
Inoltre, quando si fanno operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, sarebbe meglio farsi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate.
Non fermarsi mai per strada per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni oppure a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il vostro libretto della pensione anche se chi vi ferma e vi vuole parlare è una persona distinta e dai modi affabili.
Se si ha il dubbio di essere osservati fermarsi all’interno della banca o dell’ufficio postale per parlarne con gli impiegati oppure con chi effettua il servizio di vigilanza. Se questo dubbio vi assale per strada è consigliato entrare in un negozio, cercare un poliziotto, una compagnia sicura.
Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermatevi con sconosciuti e non fatevi distrarre. Ricordatevi che nessun cassiere di banca o di ufficio postale vi insegue per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha consegnato.