ANCONA – Le strutture ricettive marchigiane si preparano per i ponti di primavera e tra il 25 Aprile, l’1 Maggio e il 2 Giugno in tanti sceglieranno gli agriturismi, non solo per gustare buon cibo a chilometro zero, ma anche per soggiornare immersi nella natura, a due passi da suggestivi borghi tutti da scoprire, con la possibilità di svolgere tante attività all’aria aperta.
Una formula che piace sempre di più tanto che in occasione dei ponti di primavera si stima che gli agriturismi delle Marche saranno pieni intorno al 70% per la parte relativa all’alloggio e l’80% per la ristorazione. A fornire la stima è Giuliana Giacinti, presidente regionale di Terranostra Marche, l’associazione degli agriturismi di Coldiretti.
Un settore, quello del turismo rurale, sul quale la variabile tempo incide parecchio, eppure nonostante le condizioni meteo non siano ottimali «sia a Pasqua che a Pasquetta abbiamo lavorato bene e anche per il ponte del 25 Aprile chi ha prenotato non ha disdetto né gli alloggi né la ristorazione».
Tra un pic-nic all’aria aperta, un aperitivo a bordo piscina, una passeggiata a cavallo, un’attività alla scoperta dell’agri-fattoria a contatto con gli animali da cortile, un giro in bici e un corso per imparare a fare il pane, sono sempre di più quelli che amano il turismo green.
Un settore, quello dell’agriturismo che sta puntando anche su nuovi servizi, come ad esempio quelli legati a benessere e Spa, sempre più richiesti ed utili anche a destagionalizzare l’offerta turistica, spiega Giacinti, e a recuperare il turismo di prossimità cruciale nella fase post Covid.
Dopo le perdite causate dalla pandemia, gli agriturismi stanno rifiorendo, con numeri «in crescita anche rispetto al 2019». I turisti vanno sempre di più alla ricerca del contatto con la natura, con le tradizioni locali ed enogastronomiche, ma oggi gli agriturismi offrono anche moltissime attività all’aria aperta, spiega Giacinti, che spaziano «dalle passeggiate in mezzo alla natura, alle attività con gli animali da cortile e non, al riconoscimento e alla raccolta delle erbe spontanee», oltre che alle attività sportive, come il bike, il trekking, ai corsi di cucina.
Attività adatte a tutte le età che stanno facendo da catalizzatore per l’entroterra marchigiano che sta risultando sempre più attrattivo anche per i turisti che arrivano da fuori regione. La presidente di Terranostra Marche, titolare dell’agriturismo L’Olmo di Casigliano a Cessapalombo, area del cratere sismico del 2016, racconta «abbiamo diverse prenotazioni anche da fuori regione, specie da Lazio, Lombardia e Veneto» e si affacciano già anche i primi turisti stranieri, come gli Olandesi.