ANCONA – «Credo nel progetto del porto e della sua accoglienza. È una cosa seria. Il porto è emozione, è il cuore pulsante di una città. L’acqua è un dono per chi arriva in un posto, un sollievo. La fontana porta con sé ideali ma con una funzione specifica». Enzo Cucchi, per la prima volta nella sua carriera, entra con una sua opera in un porto. Il maestro della transavanguardia realizzerà una fontana artistica all’interno del porto antico di Ancona che si arricchirà di un nuovo importante tassello nel percorso della sua valorizzazione. Dopo l’apertura e il progetto per il nuovo waterfront, il percorso di rigenerazione urbana della parte più storica del porto si impreziosisce di un segno artistico permanente mettendo al centro la bellezza e l’arte: una nuova opera realizzata dal maestro Enzo Cucchi, uno dei più grandi artisti internazionali.
L’idea e i tempi di realizzazione
Non poteva che essere l’acqua il tema della rigenerazione urbana del porto che mette al centro l’accoglienza e la crescita. Un’opera carica di significati per la sua posizione e funzione.
Accanto al mare, l’acqua che ha sempre connesso Ancona al mondo, portando fortune e destini, l’acqua dolce della fontana per accogliere e dissetare. È con questo intento che è nata l’idea di una fontana. E sarà proprio per usufruire appieno delle proprietà dell’acqua, rinfrescante e rigenerante, che la sua realizzazione è prevista in occasione dell’apertura della stagione estiva, ovvero la prima decade di giugno.
Scrive Flavio Arensi, direttore artistico mostra “Ecce Homo” della Mole: «La fontana di Cucchi si svolge su un corpo centrale e due laterali che servono da seduta. Il materiale che la distingue, la terracotta/ceramica, oltre a confermarsi durevole e resistente vuole mettersi in una sorta di dialogo-ribaltato con la pietra usata per il monumento più antico. Se le tredici cannelle del corso sono in pietra e bronzo incastrate nel muro medioevale, l’artista ha deciso di porre l’attenzione sul materiale che contorna il monumento, il mattone-terra. Ugualmente, se l’originale chiede una prospettiva frontale per essere fruito, quella di Cucchi è un’opera da vivere, da percorrere e con cui confrontarsi da tutti i lati. Si tratta, in tal caso, di aver rinnovato il senso della fontana portandolo ai principi che la contemporaneità conduce all’interno della ricerca artistica in cui l’artista si forma negli anni Settanta. In questo contesto l’opera d’arte diviene uno strumento a tutto tondo in cui lo spettatore è chiamato a prendere parte della situazione vivendola».
«È un orgoglio – dice Rodolfo Giampieri, presidente dell’Autorità portuale – avere al porto antico un’opera di uno dei più grandi e ammirati artisti contemporanei, che con grande generosità si è prestato a condividere la nostra visione e il nostro sogno.Tra l’altro, con quest’opera d’arte è un po’ come collegare il passato con il presente e annunciare il futuro attraverso la bellezza. La rigenerazione urbana come ulteriore elemento di attrattiva per la comunità e per tutti i passeggeri che transitano in porto diventa anche un volano nella nuova economia dell’accoglienza e del turismo incentivando il polo occupazionale».
«Ancona è una delle città più belle dell’Adriatico – dichiara la sindaca di Ancona, Valeria Mancinelli – e il waterfront sarà presto il vanto di tutto il territorio. Le prospettive future, frutto di un lavoro lungo, paziente e condiviso, si aprono con un lavoro di arte contemporanea che contiene al tempo stesso i principi di bellezza e funzionalità, e realizzato da un’artista che da qui è partito per divenire patrimonio dell’arte internazionale».