ANCONA – Il porto dorico è stato riconosciuto fra i cinque, a livello nazionale, che per impegno, obiettivi e azioni concrete messi in campo, si sono dimostrati virtuosi nello sviluppo sostenibile e nel risparmio energetico. Il premio “Stelle blu del Mediterraneo”, assegnato da Leonardo Multimedia in collaborazione con Cobat-Consorzio nazionale raccolta e riciclo, è stato consegnato a Rodolfo Giampieri, presidente dell’Autorità di sistema portuale.
Il premio consiste in una bandiera europea con le due stelle attribuite ai cinque vincitori. Sul podio, insieme ad Ancona, ci sono Villasimius (Cagliari), cui è stata attribuita anche la prima edizione del 2015, Marina di Loano (Savona), Marina di Ravenna e Marina di Portisco (Olbia-Tempio). Al primo premio, che si svolse all’Expo 2015 di Milano, il porto di Ancona era già stato menzionato. Ad altri 27 porti, fra cui anche Marina di Pescara, è stata attribuita una stella. L’organizzazione effettua un monitoraggio su diversi parametri di carattere ambientale e sostenibile fra cui la raccolta dei rifiuti, con particolare attenzione alla differenziata, e l’accessibilità alle persone diversamente abili. La prima analisi, effettuata fra il 2014 e il 2015 su 130 porti, è stata estesa per questo secondo premio a 200 scali. Il focus è sui porti turistici ma per Ancona, come per altri porti italiani, è stato valutato lo scalo nel suo complesso.
«Siamo veramente orgogliosi di questo riconoscimento – dichiara Rodolfo Giampieri, presidente dell’Autorità di sistema portuale – perché sottolinea lo sforzo che abbiamo fatto negli ultimi anni e che stiamo intensificando per raggiungere, in porto, sempre maggiori livelli di sostenibilità. Tante le azioni e i progetti che abbiamo portato a termine ma siamo consapevoli che c’è ancora molto da fare. Un lavoro che stiamo perseguendo insieme a tutto i soggetti istituzionali ed economici che costruiscono ogni giorno il successo del porto di Ancona, nel rispetto della crescente sensibilità al tema da parte della comunità». Fra le ultime iniziative concretizzate, ricorda Giampieri, lo spostamento dei tir allo scalo Marotti, con un risparmio, già nei primi due mesi di sperimentazione, di circa 11 mila chilometri di percorrenza all’interno delle aree portuali vicine alla città, e la diagnosi energetica per definire i consumi dello scalo e poter intervenire con provvedimenti adeguati.