ANCONA – Portonovo tema caldo dell’estate anconetana, non solo per le file e le novità che caratterizzano l’accesso alla baia, ma anche sui banchi della politica. Se n’è parlato ieri, 24 luglio, in consiglio comunale in seguito a un’interpellanza del consigliere di minoranza Giacomo Petrelli: «Durante il periodo estivo, soprattutto nei weekend – ha detto Petrelli – l’accesso a Portonovo comporta non pochi disagi alla viabilità per chi vuole accedervi, chiediamo quali sono i provvedimenti che l’amministrazione intende adottare o sta adottando».
L’articolata risposta è giunta dall’assessore Giovanni Zinni: «Ci sono stati vari momenti di confronto, in ultimo un incontro con tutti gli operatori commerciali di Portonovo, ma anche un incontro in Prefettura con il quale veniva chiesto, in presenza del Parco del Conero, di ridurre il numero degli autoveicoli nella baia, e in più c’era già da prima l’intendimento del sindaco e di questa maggioranza. In concreto cosa abbiamo fatto: innanzitutto dobbiamo distinguere tra la fase emergenziale e, da qui alla fine dell’estate, e per i prossimi anni. Finora abbiamo convenuto di non andare ad adottare atti amministrativi particolarmente vincolanti o unilaterali senza aver fatto un approfondimento progettuale, che ci siamo presi l’impegno di fare da settembre. Il progetto potrebbe arrivare a un’area di tipo Ztl per l’anno prossimo, ovviamente questo dovrebbe prevedere una serie di strumenti di cui si valuteranno costi e benefici fra i quali quelli tecnologici e basati su una piattaforma web».
Dunque dall’anno prossimo Portonovo con Ztl, se verranno mantenute le premesse di quanto spiegato dall’assessore Zinni, che prosegue: «Per il contingente: di concerto con la cooperativa che gestisce i parcheggi pubblici, c’è un operatore che affianca il posto di controllo della polizia locale per capire se si liberano posti auto, questo comporta l’accensione e lo spegnimento manuale del semaforo che rileva il numero dei posti a disposizione nella baia. Il posto di controllo avviene con la procedura dell’art. 43 con il quale la polizia locale si riserva, se ci fosse un eccesso di affluenza, di non far scendere ulteriori autoveicoli. Inoltre abbiamo rivisto gli orari di bus navetta, andando a implementare a parità di numero totale di navette quelle della prima fascia della giornata, dove s’è riscontrato una maggiore presenza di pubblico e, di conseguenza, abbiamo individuato una fascia di risalita. Già adesso a regime ogni dieci minuti c’è un bus navetta che sale e che poi ridiscende, mentre abbiamo lasciato più sguarnita la fascia centrale della giornata, questo ovviamente il sabato e la domenica. Ad agosto era già previsto che il bus navetta fosse ininterrotto nella discesa e la risalita. I primi risultati molto positivi li abbiamo già riscontrati».
Riscontri positivi, finora: «Al momento nella baia c’è un minor numero di veicoli, e non si stanno creando particolari disagi – ha concluso Zinni –. Mi sento di fare un grosso ringraziamento alla polizia locale che con senso di sacrificio sotto il sole cocente fa questo servizio, l’auspicio è di costruire un progetto concreto per l’anno prossimo affinché non ci sia la necessità di un posto di controllo fisso per così tante ore ma un semplice servizio perlustrativo che tocca anche sopra la baia e l’interno della stessa». La replica del consigliere Giacomo Petrelli ha puntato il dito sul rischio che l’accesso alla baia di Portonovo diventi una questione per pochi intimi, un turismo d’elite: «E’ evidente che un eccessivo affollamento di Portonovo comporterebbe non solo seri rischi per la sicurezza ma anche per la tutela dell’ambiente, senza parlare di tutte le problematiche che investono le strutture ricettive e turistiche. Su questo siamo d’accordo – ha replicato Petrelli –. Ma è fondamentale operare garantendo anche a tutti le stesse possibilità. Il rischio che si corre è quello di incorrere nella creazione di cittadini di serie A e serie B, non vogliamo che il weekend a Portonovo diventi un’abitudine elitaria, serve una sensibilità sociale particolare nella gestione del problema. Invito la giunta a operare garantendo la sicurezza e la tutela dell’ambiente, ma anche cercando di operare tenendo conto che non possiamo rendere Portonovo un’abitudine discriminatoria».