ANCONA – Una sala ibrida ai vertici della tecnologia per la cura integrata delle aritmie cardiache dove far convergere specialisti di discipline diverse.
È stata presentata ieri 6 febbraio agli Ospedali Riuniti di Ancona alla presenza di tre campioni del mondo del ciclismo, come testimonial d’eccezione. In videocollegamento Mario Cipollini soprannominato il “Re Leone” per aver fatto incetta di titoli, mentre presenti nell’Auditorium Totti c’erano Diego Ulissi (campione del mondo Juniores) ed Elia Viviani (campione italiano ed europeo).
Una prima tappa di una «rivoluzione dell’ibrido», così l’ha definita il direttore generale degli Ospedali Riuniti di Ancona Michele Caporossi spiegando che in previsione ce ne sono altre due nel blocco operatorio che serviranno alla cardiochirurgia, alla neurochirurgia e che «fatto questo, saremo quasi sicuramente il più importante centro dell’ibrido in Italia»
La sala realizzata nella Clinica di Cardiologia e Aritmologia di Torrette mette insieme «tante differenti discipline» spiega Michele Caporossi, «non è più il paziente a passare da una sala all’altra per incontrare il professionista ma sono i medici delle differenti discipline a visitarlo in un unico posto – afferma -. È una grande rivoluzione che abbiamo chiamato “ibrida” perché, sostanzialmente, utilizziamo i diversi saperi e le diverse tecnologie e le mettiamo a servizio di uno schema molto più efficace per curare le malattie».
Il direttore generale si è detto orgoglioso per «essere diventati punto di riferimento di tutto il ciclismo italiano» nell’ambito della struttura diretta dal professor Antonio Dello Russo. Ad indirizzare i campioni della due ruote all’ospedale regionale di Torrette è stato il dottor Roberto Corsetti, responsabile medico dei migliori team di ciclismo professionistico: «Quando un medico ha la necessità di fare diagnosi accurate o risolvere problemi importanti – ha detto – si affida alle eccellenze migliori e Dello Russo è il riferimento per la cardiochirurgia, aritmologia ed elettrofisiologia ed ora lo è ancora di più per aver contribuito a creare il miglior polo elettrofisiologico».
Il professor Dello Russo, dal canto suo, ha sottolineato che la sala ibrida offre una «altissima tecnologia che ci fa essere la prima realtà dell’Adriatico con due sale di aritmologia che svolgono tantissime procedure ad altissima complessità. Questa sala consente inoltre di trasmettere live i casi in tutto il mondo tramite un sistema molto sofisticato di trasmissione web», un aspetto utile anche dal punto di vista della formazione.
Alla presentazione della stanza ibrida c’era anche il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli che ha espresso soddisfazione per i risultati di eccellenza conseguiti dagli Ospedali Riuniti, sottolineando che si tratta di «un punto di partenza per una sanità che dobbiamo costruire in modo che sappia rispondere da una parte alle esigenze dei territori e dall’altra parte che sappia ambire a distinguersi nel palcoscenico nazionale».
«La sala ibrida è uno dei tanti esempi di collaborazione tra Università e Azienda Ospedaliera – ha detto il rettore dell’Università Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori, e rappresenta un momento fondamentale di sintesi tra ricerca, terza missione rappresentata dall’integrazione e la didattica perché grazie a questa sala si potrà fare della didattica in tutto il mondo e quindi a tutti i nostri studenti. Si tratta davvero di una innovazione fondamentale».