Ancona-Osimo

Marche, riapertura delle discoteche: «Una grande emozione, dopo 20 mesi di chiusura»

Nonostante le code per il controllo del Green pass e della temperatura tutto è filato liscio. Il 3-5% dei clienti era senza lasciapassare. Parola a Francesco Rossetti, direttore di alcuni locali, e a Maurzio Casarola, referente Asso Intrattenimento

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Foto di Free-Photos da Pixabay

ANCONA – Il primo weekend di riapertura delle discoteche ha segnato una buona affluenza di giovani, nonostante le capienze limitate al 50%. Una riapertura molto attesa dai gestori e da chi lavora nel mondo del divertimento, rimasto fermo per 20 lunghi mesi a causa della pandemia. 

Tra le novità salienti di questo ritorno in “pista”, la mascherina, da indossare all’interno del locale, ma non durante il ballo e soprattutto il Green pass, una delle norme che sta facendo più discutere dalla sua introduzione. La certificazione verde, lo ricordiamo si ottiene con la vaccinazione contro il Covid, la guarigione dal virus e con l’esito negativo di un test.

Francesco Sabatini Rossetti, direttore Mamamia di Senigallia

Nonostante l’imponente campagna informativa e mediatica c’è anche chi ha provato ad entrare in discoteca senza il “lasciapassare”. «Alcuni sono arrivati senza Green pass – racconta Francesco Sabatini Rossetti, direttore del Miami di Monsano, del Mamamia di Senigallia e del Noir di Jesi -, ma si tratta di numeri molti bassi, tra il 3 e il 5% massimo degli ingressi e siamo convinti che i ragazzi che non si sono ancora adeguati lo faranno».

Alcuni ragazzi, sprovvisti del Green pass, hanno contattato una farmacia di turno, di Senigallia alle 3.30 di mattina per farsi il tampone ed entrare in discoteca. In ogni caso chi era non in regola con la certificazione verde è stato bloccato all’ingresso dei locali.

«Per noi è stato emozionante dopo 20 mesi – prosegue Sabatini – al di là del business e del lavoro. Le persone hanno bisogno di tornare a divertirsi in maniera sana e organizzata. Piano piano il settore del divertimento si riaccenderà in tutta la sua offerta, anche in quella dei concerti attualmente molto limitata».

Maurizio Casarola direttore del Melaluna di Castelfidardo

A riaprire i battenti è stato circa «l’80% delle discoteche, delle sale e dei locali da ballo delle Marche» spiega il referente regionale di Asso Intrattenimento, Maurizio Casarola. Il rappresentante dell’associazione degli imprenditori del divertimento, spiega che l’unica criticità di questa riapertura è stata quella delle code agli ingressi.

File che si sono formate a causa dei controlli all’entrata dei locali: qui infatti oltre alla verifica del possesso del Green pass, a chi accede alle discoteche o alle sale o locali da ballo va misurata anche la temperatura corporea. Una procedura «che richiede alcuni minuti per essere espletata e questo crea la formazione di code».

Inoltre evidenzia che ci sono stati alcuni disguidi all’ingresso legati agli esenti, ovvero alle persone munite di certificazione medica, quindi non vaccinate e non sottoposte a tampone, ma sono stati casi limitai «un paio in tutta la regione», poi «chiariti».