Ancona-Osimo

Produzione edile +7,3%, Ance Marche: «Preoccupa contraccolpo per stop al superbonus»

Secondo Stefano Violoni, lo stop al superbonus e la stretta creditizia rischiano di condizionare in negativo i risultati del 2024

Il presidente Ance Marche Stefano Violoni

ANCONA – Nel secondo semestre del 2023 (luglio-dicembre) le costruzioni hanno registrato un +4,1% per quanto riguarda l’edilizia abitativa, del +2,6% per l’edilizia non abitativa e del +15,4% per le opere pubbliche. Nello stesso periodo l’occupazione ha compiuto un balzo del +3,7%, + 5,1% operai e +2,0% impiegati. Sono alcuni dei dati dell’indagine semestrale condotta dal Centro Studi di Confindustria Marche in collaborazione con Ance Marche e con Intesa Sanpaolo su un campione di aziende edili associate.

Nel periodo in oggetto la produzione edile è risultata in aumento del 7,3% in termini reali rispetto al secondo semestre 2022. L’edilizia abitativa ha visto una crescita del 4,1% e ha interessato tutti i principali comparti, con un aumento della componente pubblica (5,4%) e un aumento più evidente della componente privata (7,3%), che interessa sia la componente in conto proprio (12,1%), sia quella in conto terzi (10,0%), sia quella convenzionata (1,4%).

Per quanto riguarda l’edilizia non abitativa la crescita è stata del 2,6%, mentre per i lavori pubblici l’aumento è stato del 15,4%. Scende al 32% (35% nella precedente rilevazione) la quota di operatori che prevede aumenti dell’attività produttiva nei prossimi semestri, mentre sale al 18% (contro 15% della precedente rilevazione) la quota di operatori che prevedono attività in calo.

«Sono preoccupato – dice il presidente di Ance Marche, Stefano Violoni – perché il contraccolpo per lo stop al superbonus sarà importante e vedo anche che sono tornate le restrizioni bancarie: guardando al 2024, non credo che sarà possibile confermare i risultati positivi che hanno caratterizzato la seconda metà dell’anno scorso, anche a causa delle modifiche nei provvedimenti legislativi riguardanti il comparto abitativo e dell’evoluzione del Pnrr».

Nel secondo semestre 2023 i livelli occupazionali sono complessivamente aumentati del 3,7%. Secondo le stime di Confindustria Marche, l’occupazione è aumentata del 5,1% per gli operai e del 2,0% per gli impiegati. Alla dinamica osservata nel mercato del lavoro è corrisposta una crescita del monte ore lavorate rispetto al secondo semestre 2022 (2,6%). Nello stesso periodo, le ore di CIG autorizzate sono risultate 141 mila, contro le 342 mila del primo semestre 2023; gli interventi complessivi, in flessione del 3% rispetto al secondo semestre del 2022, sono risultati concentrati per intero nella componente ordinaria.

Sul versante del lavoro, scende la quota di imprese con difficoltà nel reperimento di manodopera (82,2% delle aziende intervistate contro 84,6% della precedente rilevazione), mentre sale al 16,8% (15,4% nel precedente semestre) la quota di imprese che ha registrato condizioni normali. Sul fronte del credito, sale ancora la quota di intervistati per i quali l’accesso al credito è risultato difficile (43,5% contro 41,0% del primo trimestre 2023). Sale anche, dal 62,3% al 69,9%, la quota di operatori che ritiene elevato il costo del denaro.

L’indagine evidenzia, infine, il permanere di un livello ancora elevato dei ritardi nei tempi medi di pagamento (94 giorni), seppure inferiore di quello rilevato nella precedente rilevazione (97 giorni). Elevati e in crescita i tempi di rilascio dei permessi di costruire (156 giorni contro 140 della rilevazione del primo semestre 2023).

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