Ancona-Osimo

Ancona, il progetto Eagle di Alberto Rossi per un porto futuribile

È stato presentato al Teatro delle Muse in occasione della festa per i 120 anni della Frittelli Maritime: servirà a recuperare l'area ex Bunge

Un rendering del progetto Eagle
Un rendering del progetto Eagle

ANCONA – Il progetto si chiama Eagle ed è stato svelato ieri pomeriggio al Teatro delle Muse in occasione della celebrazione per i 120 anni della Frittelli Maritime Group. È il progetto di riqualificazione dell’area ex Bunge, quella dei silos, al molo sud, che grazie all’intervento previsto dalla Fmg del presidente Alberto Rossi troverà una nuova destinazione, futuristica e futuribile. Il progetto riguarda il recupero della zona che si trova dietro alle banchine 19, 20 e 21, che per le loro dimensioni si prestano all’ormeggio di navi di medie dimensioni come i traghetti. Una zona nevralgica del porto dorico si candida, dunque, a svolgere un ruolo nuovo e di grande rilievo all’interno dello scalo cittadino, ventimila metri quadrati che serviranno non solo alla Frittelli Maritime Group ma anche come contenitore e punto di riferimento culturale e sociale per la città.

Un rendering del progetto Eagle
Un rendering del progetto Eagle

Un progetto, come ha chiarito lo stesso Alberto Rossi durante il pomeriggio celebrativo, che si fonderà su tre pilastri che sono innanzitutto quello della realizzazione di una infrastruttura di logistica portuale, che provvederà a recuperare un’area che apparteneva a una multinazionale americana e che è stata tenuta inutilizzata per dodici anni; poi quello del rispetto dell’ambiente e dunque dell’ecosostenibilità, visto che sono già stati rimossi 4mila metri quadrati di amianto e che il progetto prevede l’utilizzo di fotovoltaico. E infine quello della grande opportunità che ne deriva per la città, che beneficerà della nuova struttura Fmg, un edificio di ventimila metri quadrati in cui troveranno posto magazzini, uffici, una palestra per i dipendenti, ma anche aree ricreative e spazi per eventi e mostre destinate alla cittadinanza.

Dunque un villaggio capace di attirare persone e attenzione con iniziative di diverso genere, che sarà dotato di un impianto fotovoltaico in grado di produrre energia elettrica per due megawatt all’ora. Parte dell’energia prodotta, come ha spiegato Alberto Rossi, sarà utilizzata dalla Fmg e dalle attività svolte in loco, per il resto sarà venduta, contribuendo in questo modo alle riduzioni di emissioni nocive nell’area portuale. E’ l’aquila di Alberto Rossi, che sembra destinata a dare una svolta dall’alto al futuro del porto dorico.