Ancona-Osimo

Pronto Soccorso, carenza di personale: è scontro tra Anaao Assomed e Regione

Il sindacato denuncia la mancanza di 54 medici, servizi di emergenza a rischio soprattutto d'estate. Storti: «Al concorso pubblico unificato regionale di giugno 2019 hanno risposto in 47 candidati»

Pronto Soccorso di Torrette
Pronto Soccorso di Torrette

ANCONA – Affollamento, carenza di personale e ferie estive. Un mix micidiale che rischia in estate di far scoppiare i Pronto Soccorso. A lanciare l’allarme è Anaao Assomed, il sindacato dei medici e dirigenti sanitari.

Una situazione che «nel mese di luglio – dichiara il segretario regionale di Anaao Assomed Marche, Oriano Mercante – è già al collasso. Occorre che la Regione Marche stanzi dei fondi, come già fatto da molte altre regioni, per incentivare i medici ospedalieri a coprire i turni notturni e festivi che nei pronto soccorso sono massacranti. Diversamente si va verso la paralisi in alcuni presidi come Fano e Pesaro, ma grave in tutti i plessi del territorio».

Importante per il sindacato è offrire ai cittadini «un servizio pubblico all’altezza delle aspettative»; in caso contrario, precisa Mercante «è facile prevedere grosse difficoltà per tutti i pronto soccorso e evidenti disservizi per cittadini e turisti che dovessero avere necessità di accedere agli stessi». Inoltre, denuncia Anaao Assomed, nei servizi di emergenza delle Marche mancano 54 medici.

Oriano Mercante, segretario regionale Anaao Assomed
Oriano Mercante, segretario regionale Anaao Assomed

«La carenza delle 54 unità – replica il direttore amministrativo dell’Asur, Nadia Storti – viene oggi sopperita, non senza sacrificio, da medici internisti e del 118. Situazione che vogliamo superare con il concorso pubblico unificato regionale del giugno 2019, al quale hanno risposto in 47 candidati».

Intanto la Giunta ha già proposto incentivi per i medici che lavorano all’interno del Pronto Soccorso. Una questione sulla quale Marche Nord e Torrette si sono già attivati, mentre Asur e Inrca si stanno confrontando con i sindacati. «Il nostro impegno – prosegue Storti – parte da lontano, infatti, per far fronte alle carenze, abbiamo emanato una serie di avvisi per contratti a tempo determinato e indeterminato». Dal 2017 la Regione Marche ha attivato 11 procedure in Area Vasta 1, alle quali hanno partecipato 20 persone, 8 delle quali hanno accettato l’assunzione. Otto le procedure in Area Vasta 2 con 8 assunzioni, 5 procedure in Area Vasta 3, dove su 8 partecipanti 7 sono stati assunti, 9 procedure senza esito in Area Vasta 4 e infine 8 in Area Vasta 5, alla quale hanno partecipato in 23 e 6 hanno accettato l’assunzione.

Ancora in corso l’avviso a tempo determinato dell’Inrca, al quale hanno partecipato 6 candidati, 5 dei quali sono stati convocati per l’assunzione anche se non è stata ancora notificata la loro disponibilità. «Tutto ciò dimostra il grande impegno della Regione nell’intenzione di voler acquisire questo personale in un momento in cui le carenze sono gravi e note anche a livello nazionale, senza comunque lasciare scoperti i servizi». Storti ha infine annunciato la sottoscrizione di accordi per facilitare l’utilizzo di queste figure all’interno del Pronto Soccorso e l’attivazione di un ulteriore corso di formazione per 100 medici del 118, dopo quello avviato nel 2017.

Gianluca Busilacchi, consigliere regionale e componente segreteria nazionale Articolo 1
Gianluca Busilacchi, consigliere regionale e componente segreteria nazionale Articolo 1

Sulla questione è intervenuto anche il consigliere regionale  di Articolo 1, Gianluca Busilacchi che ha definito il tema «assolutamente urgente». «Raccolgo l’appello di Anaao e dei sindacati che chiedono alla Giunta regionale di intervenire da questo punto di vista. Io stesso rilancio questa richiesta alla Giunta e credo che questo tema, che si propone ogni anno nel periodo estivo, quest’anno sia particolarmente urgente e rischia di esserlo sempre di più a causa del fatto che l’organico negli ospedali è probabilmente sottodimensionato in tutto il paese e anche nella nostra Regione. Esiste uno studio di corti generazionali dei medici che ci mostra come questi siano gli anni in cui il maggior numero di medici andrà in pensione. Credo sia utile intervenire quanto prima a livello nazionale con nuovi concorsi e con nuove assunzioni – precisa Busilacchi – e quindi con maggiori risorse per il personale in questo settore. Nel frattempo è giusto tamponare garantendo risorse per chi effettua straordinari e ascoltando i medici per cercare di concordare insieme le soluzioni migliori. A pagare non possono essere i cittadini, specie nel periodo estivo, quando aumentano anche nella nostra regione, soprattutto nelle località turistiche, il numero di accessi al Pronto Soccorso».