ANCONA – Ridurre i tempi di attesa e il sovraffollamento nei Pronto soccorso. È tra gli obiettivi delle linee guida varate della Regione, le quali prevedono ambulatori per i codici minori, modello organizzativo predefinito per il boarding, campagne informative per l’uso appropriato del Pronto Soccorso e contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari, potenziamento del coinvolgimento delle Direzioni Generali.
«Ancora troppi pazienti si rivolgono ai Pronto Soccorso e questo perché il territorio non è sempre in grado di dare risposte soddisfacenti – dice il vicepresidente della Giunta regionale e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini –. Il rafforzamento della medicina territoriale passa attraverso i finanziamenti del PNRR e la formazione dei medici di base, che sono carenti per una errata programmazione: questa giunta è intervenuta aumentando le borse di studio ma per avere gli effetti sperati serve ancora tempo».
Le linee guida organizzative regionali per la presa in carico nella rete dell’emergenza-urgenza sono racchiuse in una Delibera di Giunta recentemente approvata. Il percorso di monitoraggio e potenziamento è stato condiviso con i professionisti del Pronto Soccorso, istituendo una apposita cabina di regia, fa sapere la Regione.
Tra le novità più significative fissate dalle linee guida, il fatto che ogni presidio ospedaliero dovrà dotarsi di un modello organizzativo predefinito di boarding (attesa da parte del paziente di un posto letto in reparto dopo la decisione di ricovero) con numero di posti letto, per ciascun reparto, da dedicare ogni giorno ai ricoveri provenienti dal Ps, tempistica e logistica da adottare per il ricovero (orario comunicazione posti letto, numero pazienti da ricoverare, etc), modalità per la gestione di eventuali ricoveri in sovra numero nei singoli reparti rispetto ai letti disponibili (barelle, letti aggiuntivi, posti letto in reparti diversi da quelli di attribuzione dei pazienti e accesso al letto nelle ore notturne garantito per i pazienti clinicamente stabili).
L’atto contiene anche il Manuale di Triage che dettaglia le modalità di attribuzione dei codici di priorità e in cui viene suggerita l’organizzazione di ambulatori per i codici minori per differenziare le attività di presa in carico e ridurre i tempi di attesa, e l’attivazione di protocolli condivisi per il Fast Track, per avviare il paziente dal triage direttamente alla visita specialistica per ridurre tempi, sovraffollamento e migliorare la qualità percepita. Non solo, accessi e percorsi saranno soggetti periodicamente al monitoraggio dell’Agenzia Regionale Sanitaria per individuare eventuali correttivi.
Le nuove misure raccomandano inoltre un maggior livello di responsabilizzazione delle direzioni aziendali nei confronti del sovraffollamento dei PS, in modo che abbiano un ruolo attivo nella prevenzione del fenomeno. Fondamentali saranno anche le campagne informative e di sensibilizzazione contro la violenza sugli operatori sanitari, incoraggiando il personale a segnalare gli episodi subiti e suggerendo le misure per ridurre o eliminare i rischi. Inoltre, è previsto il rafforzamento del coordinamento con le Forze di Polizia per la sicurezza delle strutture sanitarie.
Il grado di soddisfazione degli utenti sarà «costantemente monitorato attraverso la somministrazione di questionari – conclude Saltamartini -. Intanto abbiamo aumentato a 100 e 50 euro le tariffe orarie per le prestazioni aggiuntive rispettivamente dei medici e degli infermieri che operano nei servizi di emergenza e urgenza ospedalieri, per ridurre il ricorso alle cooperative. Attraverso queste linee guida vogliamo attivare percorsi condivisi per far funzionare al meglio le risorse che abbiamo a nostra disposizione».