Ancona-Osimo

Ancona, nei prossimi anni 35 nuovi mezzi per il trasporto pubblico locale

Se n'è parlato in consiglio comunale ad Ancona. Per il consigliere del Partito Democratico, Giacomo Petrelli «sarà indispensabile adottare il sistema del Tap&Go sui mezzi»

Un mezzo di Conerobus, foto d'archivio

ANCONA – La situazione del trasporto pubblico locale ad Ancona è tornata sui banchi del consiglio comunale stamattina in seguito a un’interrogazione urgente del consigliere dem Giacomo Petrelli. I numeri dei mezzi, la necessità di implementare il numero degli stessi, anche con lo scopo di diminuire la percentuale della flotta che produce emissioni, e la pulizia dei mezzi stessi. «Dai dati pubblici più recenti il nostro trasporto pubblico conta circa 122 mezzi, dei quali 84 a metano e 27 a gasolio, 9 filobus e 2 mezzi elettrici – ha detto Giacomo Petrelli, del Partito Democratico, tracciando un profilo del Tpl attuale ad Ancona –. Il 90% di questi produce emissioni, cosa che non è in linea con gli obiettivi di sostenibilità che ci poniamo. Conosco il percorso per la realizzazione dell’anello filoviario con i filobus a marcia autonoma, conosco il progetto Pnrr che prevede l’acquisizione di ulteriori nove mezzi elettrici. Chiedo, al di là di questi progetti, cosa intende fare l’amministrazione comunale per il rinnovo della flotta del Tpl anche in termini di rinnovamento tecnologico e chiedo poi conoscere le procedure di pulizia dei mezzi». 

La risposta e il quadro della situazione complessiva sono giunti dal vicesindaco Giovanni Zinni: «Quanto alla flotta di trasporto pubblico locale, i mezzi in circolazione attualmente sono 126 e hanno un’età media di tredici anni. E’ evidentemente che c’è un problema pregresso di mezzi vetusti. Stiamo iniziando a rinnovare il parco mezzi: tra questi progetti c’è quello del Pnrr che prevede l’acquisto di nove mezzi a trazione elettrica che entreranno in servizio entro giugno 2026. Inoltre, grazie al piano strategico nazionale, è previsto l’acquisto di altri venti mezzi, tra elettrico e metano, che entreranno in servizio nell’arco di sette anni, compresi tra il 2026 e il 2033».

Poi Zinni ha parlato anche dell’anello filoviario previsto dal Pums, Piano urbano per la mobilità sostenibile: «Come abbiamo preannunciato, abbiamo rimodulato il progetto e acquisteremo sei filobus di tipo bimodale, cioè che possono andare sia su filo che in autonomia. Per quello che attiene la pulizia, la Conerobus comunica che nel 2023 sono stati puliti quotidianamente interni ed esterni di tutti i mezzi ed è stata effettuata una pulizia straordinaria ogni 19 giorni, dato superiore a quanto richiesto da contratto di servizio stipulato tra Comune e Atma. Detto questo, aggiungo che è ovvio che da quando abbiamo dato una centralità al trasporto pubblico locale, nel piano urbano della  mobilità sostenibile, è evidente che vogliamo aggiungere qualcosa a questo, e stiamo studiando insieme all’azienda Conerobus cosa potremo mettere in campo di azioni ulteriori. Strategico non solo il corretto funzionamento dell’anello filoviario, ma l’obiettivo è quello anche di avere una viabilità più di supporto rispetto a quella esistente. Ci vuole tempo, ci vogliono risorse, ma stiamo lavorando per far sì che aumenti l’offerta del Tpl».

La conclusione a Giacomo Petrelli: «In effetti il Pums in fase di approvazione dice che il Tpl dovrebbe arrivare al 31% e rinnovare la flotta significa non solo andare verso la transizione green concreta e di sostanza ma anche offrire un servizio migliore all’utenza. Vedo che state portando avanti le scelte politiche avviate dalla precedente amministrazione, spero che possiate trovare con Conerobus azioni ulteriori per il rinnovamento del parco della flotta. Ma per la sensibilità che avete ci andrà grassa se riuscirete a portare avanti questi progetti. Sarà indispensabile adottare il sistema del Tap&Go sui mezzi».