Ancona-Osimo

Ancona, chiude il compagno sul balcone per ricevere i “clienti”. Nei guai una coppia

Questo è quanto hanno scoperto i poliziotti della Squadra Mobile di Ancona, Sezione antiprostituzione dopo diversi ore di appostamento e di osservazione. La storia andava avanti da luglio 2019

polizia

ANCONA – La dinamica era sempre la stessa. Arriva il cliente e lei chiude il compagno sul balcone di casa per farlo rientrare solo alla fine della prestazione sessuale. Una scelta consapevole, consenziente e condivisa dai due così che l’uomo sapeva bene della prostituzione della sua compagna, una 20enne di origine romena. La storia era sempre quella e si ripeteva da luglio del 2019.

Questo è quanto hanno scoperto i poliziotti della Squadra Mobile di Ancona, Sezione antiprostituzione dopo diversi ore di appostamento e di osservazione. La storia andava avanti da luglio 2019. Alcune avvisaglie erano giunte agli investigatori della Squadra Mobile a partire dalla fine di dicembre.

LA VICENDA – Giorno dopo giorno gli investigatori hanno potuto constatare che un uomo di circa 40 anni, veniva chiuso dalla sua compagna fuori nel balcone dell’abitazione, in modo consenziente. Ulteriori indagini hanno permesso di capirne i motivi.
Le ricerche fatte nelle hard online dagli investigatori hanno permesso di rintracciare il numero di telefono collegato all’appartamento. Un agente quindi della Sezione antiprostituzione della Squadra Mobile, spacciatosi per finto cliente, ha fatto ingresso in casa dopo aver preso appuntamento con la donna e, subito dopo essersi qualificato, ha permesso l’accesso agli altri poliziotti che, prima hanno fatto rientrare l’uomo, già sul balcone, poi hanno proceduto al controllo e all’identificazione della coppia.

In realtà, il 40enne, locatario dell’appartamento, era d’accordo sul modus operandi e ne favoriva la prostituzione della donna.
Per questo la Squadra Mobile della Questura di Ancona lo ha deferito alla competente Procura della Repubblica di Ancona ritenendolo responsabile dei reati previsti e puniti dalla legge Merlin, ovvero favoreggiamento della prostituzione.