ANCONA – «Erba incolta e alberi alti fin dentro i terrazzi del secondo piano». Succede ad Ancona, nel rione Adriatico, quello che – un tempo – veniva chiamato rio’ de la fetina, per il suo prestigio. Noi abbiamo fatto due passi tra le vie storicamente abitate dalla “Ancona bene” ed ecco cosa abbiamo trovato.
Iniziamo il nostro tour da via Maratta, nei pressi dello stadio Dorico e proprio qui, passeggiando tra le vie del centro, «ci sono erbacce e cespugli incolti» – nota un passante, che ci ferma davanti all’ufficio postale e ci invita a percorrere pure il centralissimo viale della Vittoria.
«Faccia due foto alla pavimentazione, che è spesso sporca – avverte –. Servirebbe un passaggio più frequente dei netturbini». A dire il vero, in questi giorni, la pavimentazione non è sporchissima, ma sono i marciapiedi rotti e l’erba alta a balzare agli occhi di chi passa quotidianamente in quelle strade.
Qui, dicevamo, davanti al cancello rosso dello stadio, dove ai tempi dell’Ancona di serie A transitavano i bolidi dei giocatori, ci sono marciapiedi rotti, rattoppi qua e là e ciuffi di erbaccia che solleticano le caviglie dei passanti, nonché buche e avvallamenti. Ci spostiamo in via Volterra, dove una residente ci invita persino fin dentro a casa sua.
«Venga, si affacci dal balcone» – fa Lina Checconi. La donna abita al secondo piano del civico 3 di via Vito Volterra, a due passi dal mare del Passetto, e gli oleandri le arrivano alle finestre: «Sono mesi che chiamo il Comune e mando mail per sollecitare la potatura, ma vengo continuamente rimbalzata da un ufficio all’altro. Non so più a chi rivolgermi, eppure ci vorrebbe davvero poco per sistemarli».
«Questi alberi – prosegue – stanno diventando altissimi e al primo piano, sotto di me, le foglie entrano dentro casa. Per fortuna che l’appartamento è sfitto – commenta –. Io abito più su e a volte i rami li taglio da sola sporgendomi, anche per evitare che cadano sui pedoni. Ma è mai possibile una tale situazione? Così, mi sento soffocare».
La signora Lina, per le festività, ha addobbato il suo balconcino con delle belle luci natalizie: «Le foglie toccano il davanzale e io ho paura che con le lampadine possa scatenarsi un piccolo incendio. Senza parlare dei topi, che potrebbero arrampicarsi e finire in casa. Quando gli alberi sono in fiore – tra primavera ed estate – si sporca il marciapiede e la gente non riesce più a passare. Sarà più di un anno che nessuno li pota e le mie piante vengono talvolta infestate dai pidocchietti degli oleandri».
Come se non bastasse, tra via Filippo Corridoni e via Vito Volterra ci sono due pini molto alti: «Andrebbero attenzionati, affinché non succeda quanto accaduto in via Ascoli Piceno qualche giorno fa», quando un pino è piombato in strada, distruggendo alcune vetture in sosta e rischiando di travolgere un passante.
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Su per la collina, la situazione non è poi così disastrosa. Le vie Podgora e Isonzo non versano in cattive condizioni, benché all’altezza delle scuole Montessori – in via Podgora – il marciapiede perda pezzi e le mattonelle vengano rimpiazzate da toppe di catrame e all’imbocco di via Podgora ci siano troppi aghi di pino che rischiano di far scivolare gli anziani pedoni.
In via Isonzo, a ben guardare, le mattonelle di fronte all’ammiragliato di Borgo Rodi stanno progressivamente alzandosi e il camminamento pedonale sul lato di via Sabotino sta man mano perdendo pezzi. Per un abitante, la situazione «andrebbe avanti da diverso tempo e così, anche qui, si rischia di inciampare».