ANCONA – Via libera nelle Marche al servizio di psicologia scolastica per le scuole primarie e secondarie di primo e di secondo grado (elementari, medie e superiori). La proposta di legge è stata approvata nella seduta del Consiglio regionale, per chiudere il cerchio sulle discussioni rimaste in sospeso prima che l’Assemblea torni a riunirsi nuovamente il 15 settembre.
La legge, a iniziativa dei consiglieri di Fratelli d’Italia, con primo firmatario Marco Ausili, è stata sottoscritta anche da Rinasci Marche. Ad illustrare il provvedimento in Aula sono state le consigliere Elena Leonardi (FdI) per la maggioranza e Simona Lupini (M5S) per la minoranza.
Obiettivo della legge, che istituisce anche un Comitato tecnico scientifico, quello di migliorare il benessere scolastico e promuovere la relazione tra alunni, insegnanti e famiglie, favorendo il dialogo e lo sviluppo di un patto educativo forte. Lo psicologo supporterà gli alunni nella motivazione allo studio e li sosterrà nella scelta del percorso di studi futuro più adatto.
Una figura in grado di favorire l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità e di individuare rapidamente eventuali disturbi di apprendimento o relazionali. Il Comitato tecnico scientifico verrà istituito presso la struttura regionale.
Il consigliere Marco Ausili nel suo intervento in Aula ha sottolineato che le Marche sono una delle prime regioni in Italia ad istituire il servizio di psicologia scolastica rivolto ad alunni, insegnanti, dirigenti, personale Ata e educativo, famiglie.
«Si tratta di un supporto all’intera comunità scolastica delle scuole pubbliche e paritarie del nostro territorio – spiega – . Per dare una risposta continuativa e stabile al disagio crescente, specie dopo la recente emergenza sanitaria, alle difficoltà dovute all’impiego della Dad, alle necessità molteplici di tutta la scuola».
Fino ad oggi all’interno delle istituzioni scolastiche, lo psicologo è intervenuto solo in caso di bisogno dei singoli studenti, in alcune realtà scolastiche e solo in occasione di specifici protocolli, ma grazie alla nuova Legge, tenderà a diventare organico all’interno del sistema educativo della scuola primaria e secondaria di I e II grado, pubblica e paritaria, sia per alunni, sia per insegnanti, dirigenti, personale Ata e educativo. oltre che per le famiglie.
La consigliera Elena Leonardi, presidente della IV Commissione Sanità regionale ha sottolineato il «preoccupante dilagare di fenomeni come il bullismo, il cyberbullismo, la diffusione delle dipendenze e l’abbandono scolastico»temi che ha definito «emergenze» che si sono aggiunte alla crisi sanitaria dovuta alla pandemia.
«Attraverso la Legge – spiega – andremo a intercettare e dare una risposta a un bisogno, a una fragilità che i nostri ragazzi hanno mostrato anche a causa del forzato blocco alla socialità a causa del Covid-19. L’essere stati costretti alla didattica a distanza per molti mesi, i continui stop and go al ritorno a una didattica in presenza e tutte le altre misure restrittive, stanno determinando l’insorgenza di particolari problematiche che possono essere affrontate con un aiuto qualificato, come quello dello psicologo».
La legge ha preso forma dal Protocollo d’Intesa siglato dal Miur e dall’ordine degli Psicologi, un modello che è stato adeguato al mondo scolastico marchigiano. «Si tratta di una innovazione del nostro sistema educativo e una risposta concreta della politica che mette al centro il benessere psicologico degli studenti e investe delle risorse del sistema educativo» conclude Leonardi, sottolineando che si tratta di un primo step che dovrà portarne a successivi, fino alla completa implementazione del servizio.
Approvato in Aula anche un ordine del giorno, a firma del Movimento 5Stelle, per potenziare la dotazione di psicologi e neuropsichiatri infantili nei distretti sanitari. «La psicologia scolastica può dare un contributo forte a combattere la dispersione scolastica, il fenomeno dei Neet (giovani che non studiano, non frequentano corsi di formazione e non lavorano, ndr.) e il disagio giovanile, esploso col covid» spiega la relatrice di minoranza Simona Lupini (M5s).
Nonostante il voto favorevole, la consigliera ha sottolineato le criticità presenti nel provvedimento, come il nodo delle risorse. «Prima di essere una donna in politica sono una psicologa, e riconosco con piacere che si tratta di un segnale di attenzione importante, ma dobbiamo assicurare che questo tipo di servizio copra effettivamente tutta la Regione, comprese le aree interne – afferma – , i cui i servizi scolastici e servizi sociali non sono sfuggiti ad anni di tagli. Non possiamo accontentarci di un progetto pilota. Il tema del benessere psicofisico è ormai trasversale alle politiche, merita risorse adeguate».
Lupini ha poi posto l’accento sulla carenza del personale e per questo annuncia con la collega Marta Ruggeri un ordine del giorno, per chiedere che «si torni ad investire nelle competenze all’interno della sanità pubblica e ad assumere nuovi specialisti».
Il provvedimento è stato accolto molto positivamente dal gruppo Gioventù Nazionale che per voce del presidente Maicol Pizzicotti Busilacchi, si dice orgoglioso, «non tanto per il risultato politico quanto per aver contribuito concretamente alla realizzazione di un’istanza cara a tanti nostri coetanei. Dopo che le nostre vite sono state scosse dalla pandemia e da tutto ciò che ne è derivato, i disturbi di tanti ragazzi si sono enormemente acuiti e uno strumento di supporto psicologico, strutturale, nelle scuole si era reso necessario. Avremmo voluto fare ancora di più, ma questa soluzione raggiunta di concerto fra la Regione Marche e l’Ordine degli Psicologi mette un importante tassello sulla salvaguardia della salute mentale della generazione che dovrà ricostruire il mondo dopo il Covid».
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