ANCONA – Ieri (mercoledì 14), personale della Squadra Mobile, sezione Reati contro la Persona, ha dato esecuzione ad un ordine di carcerazione disposto dalla Procura della Repubblica di Ancona nei confronti di un 61enne italiano di origini tunisine, ex pescatore, domiciliato nel capoluogo dorico.
A carico dell’uomo, infatti, la Procura della Repubblica di Ancona ha disposto l’esecuzione di una sentenza emessa nel 2022 dalla Corte d’Appello di Ancona – confermata in cassazione e divenuta irrevocabile nel maggio scorso – nel quale veniva condannato alla pena di anni 7 e mesi 8 di reclusione per fatti di lesioni personali aggravate, maltrattamenti in famiglia ed omicidio tentato risalenti dal 2016 al 2019.
I fatti oggetto della condanna si riferiscono a continui episodi di maltrattamenti in famiglia posti in essere dal condannato nei confronti della propria moglie convivente addirittura in presenza dei figli minori della coppia. Nel corso di tali eventi spesso l’uomo cagionava alla propria consorte lesioni personali al corpo e alla testa.
Nel corso dell’ennesimo episodio di maltrattamenti, risalente al novembre 2019, l’uomo prima spingeva con violenza la porta della cucina e poi faceva cadere a terra la moglie, dopodiché, con intento d’omicidio, la pugnalava alle spalle con quattro fendenti inferti con un cacciavite della lunghezza complessiva di 18 cm. Di 40 giorni la prognosi per la donna. L’omicidio non veniva consumato per il pronto intervento dei figli della coppia.
A fronte dell’ordinanza, i poliziotti della Squadra Mobile hanno raggiunto l’uomo presso la propria abitazione di Ancona e, dopo le incombenze di rito. Poi è stato condotto presso la Casa Circondariale di Ancona-Montacuto.