ANCONA – Pugni, calci e minacce al padre e alla sorella. Arrestato un uomo di origine tunisina. La Squadra Mobile nella serata di ieri (23 settembre), ha eseguito l’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo di origini tunisine, già agli arresti domiciliari in una casa di cura. Qui l’uomo è stato prelevato dagli agenti di una volante del Commissariato di Jesi. L’uomo è responsabile del reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi.
L’attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ancona, è scaturita da diversi e gravi episodi accaduti tra la fine di giugno e la prima decade del mese di agosto. In alcuni casi è stato necessario l’intervento delle volanti che sono giunte nell’abitazione familiare. Ancora altri casi invece sono stati denunciati in un secondo tempo dai congiunti, vittime dell’indagato, negli uffici della Squadra Mobile.
Nello specifico, il padre dell’arrestato, ha riferito di essere stato minacciato con un grande coltello da parte di suo figlio Alì, il quale lo ha aggredito anche con pugni e calci, senza alcun motivo apparente. Analoghe condotte anche nei confronti della sorella, alla quale, nel giugno scorso, venivano cagionate lesioni personali gravi.
La repentina attività di indagine condotta da questa Squadra Mobile ha permesso di ricostruire la vicenda di violenze e maltrattamenti.