ANCONA– Sono state varate ieri mattina (8 agosto) al Mandracchio del Porto di Ancona, due nuove unità gemelle della classe Pelikan che saranno consegnate al Governo Thailandese.
I 2 battelli ecologici, Echo Tahi, sono il risultato della sinergia fra il cantiere anconetano C.P.N., leader nella costruzione di yacht e barche da lavoro, e la società di servizi antinquinamento Garbage Service, azienda specializzata nel settore dei servizi ecologici portuali dell’antinquinamento marino negli specchi acquei chiusi.
Le due nuove unità vanno ad aggiungersi alle 3 imbarcazioni oggi operanti nei porti di Ancona e Genova. Al varo erano presenti il rappresentante dell’armatore thailandese, istituzioni e il cluster marittimo anconetano e nazionale.
«La Thailandia si sta impegnando molto nella pulizia degli specchi acquei di mari e fiumi. Abbiamo scelto C.P.N. e Garbage per qualità ed efficienza vere e proprie eccellenze del sistema imprenditoriale italiano – spiega il Dott. Sivakorn Watprangairat sales manager A&Marine (THAI) -. I Pelikan opereranno presso il dipartimento della marina costiera e ricerca del Governo Thailandese e, nello specifico, nel Mare delle Andamane, nel fiume Chaophraya e in tutto il Golfo rimanendo a disposizione della nazione per ogni tipo di eventualità».
L’Eco Thai è lungo 13,3 metri e largo 3,6. Può raggiungere la velocità massima di navigazione di 6 nodi. Il battello è stato costruito per raccoglie i rifiuti solidi che si trovano in mare: questi vengono aspirati e, intercettati dal Tapis-Roulant all’interno della barca, finiscono nell’apposito cestone di stoccaggio posto al centro dell’imbarcazione. Il cestone di 3,5 mq è predisposto per un rapido svuotamento. Inoltre, il battello ecologico è predisposto per contenere le chiazze oleose superficiali; per la raccolta e la rimozione di solidi galleggianti e liquami e per la dispersione di piccole chiazze di film/liquami oleosi.
«L’Eco Thai è un’imbarcazione efficace per la raccolta di rifiuti solidi galleggianti e di contenuti sversamenti di idrocarburi dalla superficie dell’acqua. La barca è stata progettata per essere equipaggiata, con ulteriori attrezzature o impianti attinenti e incrementanti il servizio ecologico per cui questo battello è stato concepito. Opererà con tre uomini d’equipaggio (1 Comandante 2 marinai) ed è omologato per la navigazione entro le sei miglia dalla costa con condizione di mare calmo- riferisce Andrea Pettinari, C.P.N -. Lo scafo è dotato di un’eccezionale capacità di manovra, infatti, dosando in contemporanea la potenza del propulsore, l’angolatura dei timoni e l’invertitore di flusso, lo scafo può ruotare su sé stesso».
«Occorre dare una risposta tangibile ai problemi che la plastica arreca alla vita nelle acque e sulle coste. Non c’è più tempo e ci sono delle urgenze non più rimandabili, salvare il mare è una priorità assoluta- dichiara il CEO di Garbage Paolo Baldoni – A partire da oggi il progetto al 100% italiano che nasce ad Ancona diverrà definitivamente internazionale. Il suo sviluppo prevede tutta una serie di attività formative ed informative che, nel prossimo futuro, saranno fautrici di un nuovo modello di sviluppo economico del nostro territorio e di inedite professioni, il tutto all’insegna della Blue Economy».
«Ambiente e cambiamenti climatici sono la più grande sfida del prossimo futuro. Con Garbage e CPN si svilupperanno tutta una serie di progetti volti a combattere il fenomeno dell’inquinamento, anche attraverso percorsi formativi ed educativi perché la cultura è elemento essenziale nella risoluzione di questo problema» interviene il rettore dell’Univpm, Sauro Longhi.
«Emerge dalla giornata di oggi la capacità di innovazione tecnologica di imprese marchigiane in linea con la politica ambientale della Regione Marche, basata su fatti concreti in difesa dell’ambiente e dell’economia circolare e che, dopo la legge sulle plastiche in mare, la legge sulla tariffa puntuale della raccolta differenziata, la battaglia contro l’inceneritore, si è arricchita di un nuovo fatto concreto: l’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio regionale della legge sulla riduzione dei rifiuti derivati dalla plastiche» afferma l’assessore regionale Manuela Bora.