Ancona-Osimo

Punti Blu A14 verso la chiusura, Filt Cgil chiede l’intervento della Regione. Interrogazione del dem Mastrovincenzo

Nelle Marche sono 3 i Punti Blu attualmente in servizio lungo l'A14, nelle stazioni autostradali di Ancona nord, Pesaro e Civitanova Marche, ma da gennaio per tutti cesserà l'attività

Uno dei Punti Blu delle Marche

ANCONA – Chiudono i Punti Blu Autostrade per l’Italia e si infiamma la polemica. A lanciare l’allarme è Filt Cgil Marche  che chiede l’intervento della Regione affinché il servizio venga garantito. Nelle Marche sono 3 i Punti Blu attualmente in servizio lungo l’A14, nelle stazioni autostradali di Ancona nord, Pesaro e Civitanova Marche, ma da gennaio per tutti cesserà l’attività. Una chiusura che rientra nel piano industriale varato dalla società, che ha deciso di chiudere tutti i Punti Blu attivi sul territorio nazionale, 56 in tutto, per rimpiazzarli con soli 15 uffici Free To X, nessuno dei quali però sarà aperto nelle Marche. 

«I Punti Blu garantiscono un importante servizio ai cittadini – spiega Roberto Vichi, coordinatore Filt Cgil Autostrade 7° tronco – sono l’unico punto fisico di contatto con gli utenti che percorrono l’Autostrada». È in queste strutture infatti che gli automobilisti e gli autotrasportatori si rivolgono in caso di problematiche, come ad esempio al momento del pagamento del pedaggio, per malfunzionamento del Telepass o per qualunque altra necessità o criticità legata alla viabilità autostradale.

Roberto Vichi, coordinatore Filt Cgil Autostrade 7° tronco

«Secondo Autostrade per l’Italia – prosegue – sono servizi che possono essere erogati anche da remoto, ma non tutti i cittadini sono pratici con il web o con il computer». Insomma un importante servizio che viene meno, mettendo in difficoltà gli utenti dell’Autostrada e i dipendenti dei Punti Blu che resteranno senza occupazione, e che rischia di tagliare fuori le Marche, visto che sono tra le poche regioni italiane per le quali non è previsto il rimpiazzo di questi uffici con i Free To X.

Da precisare che le nuove strutture non svolgeranno più gli stessi servizi dei Punti Blu, perché forniranno indicazioni ad esempio sulle colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici sia lungo il tronco autostradale che fuori. I Punti Blu di Autostrade per l’ltalia nascono negli anni ’90, ricorda Vichi, rimarcando che ad essi ogni giorno si rivolgono moltissimi cittadini «per richiedere informazioni, acquistare e gestire titoli di pagamento elettronico del pedaggio come Viacard, Telepass, oltre a riscuotere pedaggi che per qualsivoglia motivo non sono stati corrisposti al momento del transito e infine per inoltrare reclami o fare segnalazioni».

Punto Blu

Gli uffici Free To X copriranno diverse regioni, ma le Marche non sono nella lista «benché siano attraversate da più di 200 km di autostrada con volumi di traffico ben differenti da altre regioni in cui si insedierà il nuovo servizio di assistenza ai clienti». In particolare la Liguria viene coperta dall’ufficio di Genova Sampierdarena, la Lombardia dagli uffici di Bergamo e Navate Milanese, la Romagna dagli uffici di Bologna Casalecchio e Rimini sud, la Toscana dagli uffici di Prato est e Firenze nord, il Lazio dagli uffici di Roma direzione generale Autostrade, Roma nord, Roma sud, la Campania dagli uffici di Salerno e di Napoli Casoria, il Veneto dall’ufficio di Treviso, l’Abruzzo dall’ufficio di Pescara ovest e la Puglia dall’ufficio di Bari sud. 

Antonio Mastrovincenzo, consigliere regionale del Pd

Una situazione della quale si è interessato il consigliere regionale del Pd Antonio Mastrovincenzo che il 20 settembre ha presentato una interrogazione a risposta scritta al presidente della Giunta regionale Francesco Acquaroli e all’assessore alle Infrastrutture Francesco Baldelli, nella quale sottolinea che «ancora una volta le Marche vengono tenute ai margini nelle scelte di questa azienda che, essendo in concessione, dovrebbe invece garantire gli stessi standard qualitativi in tutti i territori che sono attraversati dalla rete autostradale.