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Ancona, il quartiere delle Grazie chiede aiuto: degrado, spaccio, strade e marciapiedi da rifare

Le condizioni di Villa Beer e dintorni non fanno bene al rione, ma la situazione intorno a piazza Staffette Partigiane è anche peggio

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Villa Beer (recintata) immersa nel parco

ANCONA – Strade e marciapiedi, sporcizia e degrado che avanza: sembrano queste le priorità scandite dal quartiere delle Grazie, che sale dal Piano San Lazzaro e arriva fino alla zona di Villa Beer. Le due principali aree verdi del rione appaiono in grande sofferenza: in cima alla collina c’è il parco di Villa Beer con il suo enorme potenziale, un polmone urbano con i giochi per i bambini, i tavoli per picnic, l’area cani. Eppure sembra abbandonato a se stesso: un enorme cestino dell’immondizia tutto azzurro campeggia nella zona di fianco all’edificio storico e rigurgita rifiuti, ce ne sono anche per terra, tra l’erba incolta, sopra addirittura una bottiglia vuota di birra, barbaro inno all’inciviltà. Sembra un monumento al degrado, ma la villa a fianco non sta molto meglio: è circondata dalla recinzione arancione, eppure quasi tutte le finestre del primo piano sono rotte, dunque possono introdursi animali e volatili. Per fortuna non le persone, visto che le finestre sono protette dalle inferriate. Un peccato, soprattutto se si tiene conto, come ricorda una targa vicino alla porta principale, che l’edificio fu restaurato grazie alla fondazione CariVerona nel 2025.

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Dal terremoto è inagibile, le lesioni soprattutto in una parte dell’edificio, sono ben visibili. Un contenitore di grande interesse, non solo storico, che se fosse restaurato e riaperto indubbiamente allontanerebbe il degrado dal parco, magari in parte. All’opposto di Villa Beer c’è il parco delle Staffette Partigiane, in fondo a via Ciavarini, anche qui erba alta mezzo metro, anche tra le panchine e i giochi dei bimbi, ma probabilmente è l’effetto delle ultime piogge sommato alla primavera. Ovunque scritte, sgorbi, muffa ed erbacce, soprattutto salendo le scale verso il parchetto. Eppure l’area verde ha un suo potenziale, c’è anche un campo da pallacanestro. Peccato che nelle ore in cui cala il buio si trasformi nel regno dello spaccio, come riferiscono i residenti. Sull’altro lato, quello dove c’è il gommista, c’è l’anta di una cabina elettrica divelta e appoggiata all’interno della stessa. E’ così da anni, raccontano gli abitanti. Eppure è quasi nuova, anche se rovinata al pari delle altre, forse da una grandinata, forse dall’inciviltà.

All’interno, però, c’è il contatore di illuminazione pubblica di AnconAmbiente, insomma non un contatore qualunque, eppure pronto anch’esso a essere deturpato o rotto, prima o poi. Come il contenitore pochi metri più in là, quello dei contatori dell’acqua. Per il resto alle Grazie, tra via Torresi, via Camerano, via Grazie e strade limitrofe la situazione generale sembra abbastanza buona. A parte le strade in pessime condizioni, alcuni muretti pericolanti, alcune porzioni di marciapiede che richiedono urgentemente un intervento, alcuni negozi o edifici sfitti, come quello dell’ex Telecom, e la pulizia che ovunque lascia molto a desiderare, soprattutto nelle aree verdi. Uno storico rione che chiede aiuto ma che sembra lasciato in balia di se stesso.