ANCONA – «La Questura di Ancona è salita di livello ma deve essere considerata alla pari di altre similari». L’appello arriva dal segretario provinciale del Siulp Alessandro Bufarini. Il sindacalista dei lavoratori di polizia evidenzia che «Trieste, ad esempio, con un organico minimo di 256 unità e di 455 in provincia, può essere presa a paragone con Ancona dove l’attuale previsione è di 195 unità in questura e di 376 in provincia. Entrambe sono dotate di porto, aeroporto e sono capoluogo di regione e, quindi, prevedere per Ancona un organico inferiore a Trieste sarebbe una mancata valorizzazione del nostro territorio in termini di sicurezza».
Il Siulp fa sapere che da ieri 23 aprile è entrato in vigore il Decreto legge del 22 aprile 2023 che «eleva nuovamente la qualifica della funzione del Questore di Ancona a dirigente generale di Pubblica Sicurezza. Un atto formale che il Siulp ha sempre auspicato a cui, però, dovrà seguire un aumento delle relative dotazioni organiche con la modifica delle tabelle allegate all’Atto Ordinativo Unico dello scorso giugno, che entrerà in vigore il prossimo 21 luglio, e che prevedeva per la questura di Ancona 195 unità, portandole ad un numero ben superiore, almeno oltre all’attuale organico. Inoltre, auspichiamo che tale elevazione si rifletta positivamente su tutti i Commissariati, Reparti e le Specialità della Polizia di Stato in provincia, anch’essi in seria difficoltà di organico».
Attualmente la questura di Ancona «conta circa 250 unità, ma la carenza di personale commisurata ai servizi da svolgere e considerato l’aumento dell’età media portano serie criticità – spiega Bufarini – dimostrazione ne è che l’ufficio a diretto contatto con i cittadini, quello deputato alla prevenzione ed al soccorso pubblico (U.P.G.e S.P.), sta “sopravvivendo” solo con continue aggregazioni di sottufficiali distolti dall’attività investigativa della squadra Mobile. L’ultimo provvedimento del Questore datato 22 aprile 2023, priva uno dei principali uffici investigativi di tre ispettori». Secondo il sindacalista «la gestione di risorse umane demotiva il personale non valorizzando le professionalità e crea precarietà lavorativa, ma, soprattutto, malcontento».
Il Siulp auspica l’«assegnazione» di neo funzionari e afferma che «una più efficace e efficiente riorganizzazione del lavoro interna, fatta di priorità, è necessaria come è necessario valorizzare il personale visto che gli si chiede, anzi si pretende, sempre di più, in considerazione delle necessità sempre maggiori di sicurezza nel territorio ma anche di quelle amministrative verso i cittadini come le esigenze dell’ufficio immigrazione e dei passaporti. Dal Ministero ci aspettiamo, invece, un’adeguata assegnazione di personale fin dalle prossime movimentazioni ministeriali di giugno, prioritariamente in questura ma anche alla Polizia Stradale perché nel 2022 i potenziamenti per tali uffici sono stati molto scarsi ossia 11 unità in questura e solo 1 unità alla stradale, a fronte di un numero sempre crescente di pensionamenti, che per il 2023 prevediamo oltre le 40 unità, e del costante aumento dell’età media».