Ancona-Osimo

“Racconti di imprese, storie di una vita”: i mutamenti economici degli ultimi 40 anni nel libro di Salvatore Giordano

Nel libro, scritto dal vicepresidente della Camera di Commercio delle Marche, la fotografia dei mutamenti sociali ed economici degli ultimi 40 anni

Salvatore Giordano

ANCONA – La centralità delle imprese, l’inclusione (istituzionale e associativa) e l’importanza della filiera e dell’unione per lo sviluppo. Sono questi i temi al centro di ‘Racconti di imprese, storie di una vita’ il libro di Salvatore Giordano, edito da Fas.

La pubblicazione è stata presentata nei giorni scorsi alla Loggia dei Mercanti ad Ancona alla presenza dei vertici camerali (con il presidente Gino Sabatini) ed istituzionali (fra i quali anche il Prefetto di Ancona, Darco Pellos). Avvocato, vicepresidente della Camera di Commercio delle Marche, Grande Ufficiale della Repubblica dal 2021, presidente del Conservatorio Statale di Musica ‘G. Rossini’, consigliere delegato di Assindustria Consulting, componente dei cdA di Istao, Fondazione Rossini di Pesaro e di Centrale S.p.A, Marchigiano ‘Ad Honorem’ dal 2016, Salvatore Giordano per diversi anni è stato direttore Confindustria Pesaro Urbino, dg di Confindustria Marche Nord, Ancona e Pesaro, ed è stato tra i fautori dell’unificazione delle cinque Camere di Commercio sfociata quattro anni fa nella costituzione della Camera di Commercio delle Marche.

Nel libro ha coinvolto anche quattro giovani imprenditori marchigiani, ai quali, in una sorta di passaggio del testimone, ha affidato temi di grande attualità, fra i quali quelli della formazione, della sostenibilità e dell’internazionalizzazione. Un testo in cui l’autore delinea i mutamenti sociali ed economici che hanno caratterizzato gli ultimi 40 anni, scattando una istantanea «di come eravamo e di dove siamo arrivati».

Lanciando uno sguardo al domani dice «il futuro lo scriviamo con i comportamenti attuali», mentre analizzando la congiuntura economica attuale spiega «siamo in quella che viene definita ‘la tempesta perfetta’: l’inflazione, una guerra alle porte dell’Europa, una economia che tende verso la recessione, bisogna stringere i denti e continuare a combattere nel migliore dei modi».

Con tante emergenze sul tavolo (caro bollette, post pandemia, inflazione e rincari di beni essenziali e materie prime) cosa si aspetta dal nuovo governo? «I primi provvedimenti dovrebbero essere rivolti alle attività produttive e alle imprese: il caro energia tocca i fondamentali, bisogna intervenire. È importante preservare il sistema manifatturiero, una eccellenza del nostro paese, e sostenere le famiglie a basso reddito che per questo non sono in grado di pagare le bollette. Le risorse vanno concentrate in maniera molto selettiva».

Guardando alle Marche, il cui tessuto economico è costituito prevalentemente da piccole imprese, fa notare quanto i rincari energetici pesino sulla sopravvivenza del sistema: «Per una micro impresa dover pagare una bolletta raddoppiata o triplicata – conclude – significa avere o non avere lo stipendio a fine meso e questo non può succedere. Ecco perché occorre concentrare le risorse sul sistema imprenditoriale, commerciale, sulle attività produttive e sulle famiglie bisognose».