Ancona-Osimo

Ancona, ragazzino inneggia a Hitler in classe. Rubini: «Responsabilità anche della politica»

Al consigliere non è piaciuta la risposta dell'assessore Antonella Andreoli che ha parlato di «competenza esclusiva degli istituti scolastici»

Francesco Rubini

ANCONA – La vicenda del ragazzino che a scuola inneggia a Hitler, la sua sospensione e quella dei suoi compagni che l’hanno filmato, non è solo finita su vari quotidiani locali e nazionali, nei giorni scorsi, ma anche sui banchi del consiglio comunale di stamattina. Per merito dell’interrogazione posta dal consigliere e vicepresidente Francesco Rubini: «Apprendiamo di un episodio di uno studente che si è issato sul proprio banco dopo aver strappato un libro dalle mani del professore e ha iniziato ad inneggiare al nazifascismo e al Mein Kampf, libro che tutti conosciamo – ha detto Rubini – . Chiedo dunque quali sono le iniziative che anche prima di questo fatto questa amministrazione aveva in mente e a maggior ragione dovrebbe avere in mente di porre in essere in relazione alla sensibilizzazione sui temi della Costituzione e dell’antifascismo».

L’interrogazione è stata posta all’assessore alle politiche educative Antonella Andreoli, che così ha risposto a Rubini: «Siamo a conoscenza della questione e per quanto riguarda la narrazione dei fatti da parte della stampa che riporta alcuni episodi ma non sappiamo poi effettivamente come si siano svolti nei particolari. La competenza esclusiva è dei singoli istituti scolastici i quali intervengono mediante materie curriculari, ad esempio educazione civica o azioni extracurriculari con finalità educative, come la promozione di specifici progetti». Una risposta che non ha affatto convinto il consigliere di Altra Idea di Città, Francesco Rubini che ha parlato di un tentativo di scaricare la responsabilità sugli istituti scolastici, mentre, sempre secondo lo stesso, esiste «una responsabilità educativa collettiva di cui la politica dovrebbe farsi parte nella misura in cui c’è un certo clima che si respira nel Paese, un clima di intolleranza che sfocia anche in questi atteggiamenti che seppur riferibili a un minore che, come tale, avrà tutto il tempo di rivedere, ci auguriamo, le sue posizioni, i suoi orientamenti sono sicuramente inseribili all’interno di un clima che è preoccupante per tutti noi».

Rubini va oltre, e si augura che l’amministrazione comunale abbia a cuore l’educazione dei giovani cittadini, visto che «indipendentemente dalla maggioranza politica che rappresenta, ha senz’altro il compito di essere portatrice e attuatrice dei valori della Costituzione e dell’antifascismo. Mi auguro – ha concluso Rubini – che questo episodio di cui ognuno si assumerà le responsabilità possa aiutare tutti noi a comprendere che c’è un problema in questo Paese legato a un rigurgito che credo vada in tutti i modi combattuto in nome delle istituzioni democratiche che tutti noi rappresentiamo».