ANCONA – Rapina dopo il prelievo bancomat, arrestato dalla polizia Carlo Tagliata, 48 anni, originario di Siracusa. L’uomo, ex collaboratore di giustizia è il padre di Antonio, il giovane finito in carcere per l’omicidio di via Crivelli (dove nel 2015 uccise i genitori della sua ex fidanzatina).
Le manette sono scattate ieri mattina, in piazza Ugo Bassi, dove si trovava insieme ad un complice, il cognato Mario Balí, 40 anni, di Napoli, con il quale, il 28 novembre scorso, avrebbe rapinato un 85enne anconetano dopo un prelievo bancomat di 700 euro. La squadra mobile e la polizia scientifica, insieme alle Volanti, sono arrivati a lui con una indagine coordinata dal pm Paolo Gubinelli, durata quasi un mese. In manette anche il cognato. Tagliata è stato rinchiuso in una sezione speciale del tribunale Villa Fastiggi, a Pesaro, in attesa della convalida. Quando gli agenti lo hanno ammanettato ha detto: «Vi meritate una medaglia, da quando sono ad Ancona nessuno era riuscito mai ad arrestarmi».
Tagliata e Balí, entrambi sottoposti a fermo per rapina aggravata in concorso (il cognato si trova in carcere a Montacuto), il 28 novembre sarebbero entrati allo sportello bancomat dell’Unicredit, in piazza Ugo Bassi, attorno alle 10.30. Lí si trovava l’85enne che faceva bancomat. L’anziano doveva prelevare 200 euro ma sbaglió a digitare e il prelievo fu di 700 euro. Poi si avviò a piedi verso casa. Arrivato a Vallemino, in via Bentivoglio, Tagliata e Balí lo avrebbero aggredito alle spalle. Lo avrebbero preso per il collo e rapinato dei 700 euro, fuggendo a piedi. L’uomo, che finì in ospedale con sette giorni di prognosi, denunciò subito la rapina e la polizia avviò le indagini.
«Analizzando le immagini delle telecamere presenti lungo il tragitto – ha spiegato Carlo Pinto, capo della squadra mobile – siamo risaliti ai rapinatori arrivando anche alle loro generalità. Ieri mattina gli agenti li hanno intercettati sempre in piazza Ugo Bassi e quindi arrestati». Per arrivare a loro è stata fondamentale l’attività della polizia scientifica. «Sono stati comparati i vestiti – ha detto Massimiliano Olivieri, capo della Scientifica – che indossavano con quelli trovati nella perquisizione a casa». In particolare giubbetto e scarpe. Entrambi gli arrestati sono stati definiti dal capo della mobile come «Due soggetti di spessore criminale elevato che hanno precedenti anche per omicidio e rapina».
Residenti da anni nel capoluogo dorico, Tagliata e Balí non erano rintracciabili nelle ultime settimane agli indirizzi di residenza. La polizia li cercava da tempo. Ieri, prima dell’arresto, erano vicino alla stessa banca del prelievo bancomat dell’85enne rapinato, probabilmente con l’intento di commettere una nuova rapina. (Servizio aggiornato alle 15)