ANCONA – Trasferimento del Benincasa, tutto fermo e fondi del Pnrr in bilico. La comunità scolastica del plesso al civico 35 di via Marini, che ospita gli indirizzi dell’economico, del turistico e del linguistico, avrebbe dovuto trasferirsi proprio sotto Natale.
L’8 gennaio, al rientro dalle vacanze natalizie, gli alunni del Benincasa (eccetto quelli dell’indirizzo Cambridge) avrebbero dovuto frequentare le lezioni nell’ex sede del Savoia, all’interno del palazzo storico di via Vecchini. Un cantiere che, là, è tutt’ora aperto, come conferma la preside della scuola, Maria Alessandra Bertini: «Ci sono gli stessi problemi che c’erano tempo fa». Ad inizio dicembre, avevamo scritto di come ci fossero problemi agli impianti elettrici, in via Vecchini. Problemi che, a quanto pare, persisterebbero.
Ma il fatto, in realtà, è un altro. Il plesso di via Marini avrebbe dovuto essere demolito e ricostruito entro il 2026. Un’operazione lampo per non perdere i fondi del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Che ora, dati i tempi (troppo) lunghi potrebbero sfumare.
Per i lavori, che sono di competenza della Provincia, erano stati stanziati investimenti per 10 milioni 500 mila euro. Adesso, però, è tutto bloccato. Dall’ente, dicono che il trasferimento si farà. «La Provincia non ha approvato il progetto perché vi erano delle criticità e non era realizzabile. Simili progetti devono rispondere a determinati requisiti e criteri di costi, tempi e normative – spiega l’ingegnere Alessandra Vallasciani – Il Ministero va a rilento, gli abbiamo scritto a novembre e ancora nessuna risposta. I rapporti coi progettisti non sono ancora chiusi, ma servono dei segnali dal Dicastero per capire come procedere».
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«Purtroppo, i progettisti, per colpa del Ministero, hanno avuto tempi strettissimi – riflette la funzionaria – A maggio, si pretendeva che in soli tre mesi si approvasse un progetto esecutivo. Ma i tempi non c’erano – ribadisce – il Ministero, con il concorso di progettazione, ha impiegato molti più mesi rispetto a quelli previsti. Poi sì, ha messo in campo diversi tentativi di rimediare, ma il problema resta».
La dirigente del Savoia Benincasa, Bertini, esita e temporeggia. Anche perché le cose non dipenderebbero da lei: «Noi, come scuola – evidenzia – non possiamo fare altro. Attendiamo ciò che ci dicono gli organi superiori, in questo caso la Provincia. Al momento non ci è arrivato nulla. Siamo in attesa di notizie».