Ancona-Osimo

Ancona, record europeo master a dorso per il dottor Turchi

Il nuotatore della Vela Ancona ha centrato due ori e altrettanti primati ai campionati italiani che si sono svolti nei giorni scorsi a Torino

Emanuel Turchi con l'oro dei 100 dorso a Torino

ANCONA – Emanuel Turchi è tornato, da master, ma è tornato: il ventisettenne nuotatore anconetano basato a Osimo e tesserato per la Vela Nuoto Ancona, infatti, in questa stagione, a causa degli impegni lavorativi – medico specializzando in ortopedia –, ha scelto di nuotare non più da agonista ma da master. Con più leggerezza, dunque, come racconta lui stesso, ma sempre con la determinazione di nuotare forte e di imporsi in vasca. Lo ha ribadito al suo primo impegno stagionale, quello dei campionati italiani master in vasca corta che si sono svolti nel weekend scorso a Torino, dove Turchi ha centrato l’oro e il record europeo di categoria M25 nei 100 dorso, e poi ancora l’oro e il record italiano nei 50 dorso. Con tempi di valore quasi assoluto, per il nuotatore che la sua carriera agonistica ha portato a nuotare anche in azzurro, qualche anno fa, rappresentando l’Italia alle Universiadi di Napoli e alla Coppa Latina in Colombia. Così Emanuel Turchi, che negli anni scorsi è stato anche testimonial dell’Avis Ancona con la sua fotografia stampata sugli autobus del capoluogo, esce dall’ospedale, toglie il camice e mette il costume: da master ha dimostrato che le sue due vite, quella professionale e quella in piscina, possono continuare a coesistere producendo comunque risultati di alto livello.

«Sono venuto a Torino con l’aspettativa di fare la mia gara, senza pormi nessun tempo come obiettivo – racconta Turchi –. Una bellissima sensazione, dopo un anno e mezzo che non gareggiavo questo 54.05 è un buon risultato». Forse non se lo aspettava neanche lui: «Non so, volevo solo andare forte. La soddisfazione c’è, certo, andando avanti la tenacia ripaga, anche quella degli anni scorsi, c’è da continuare su questa strada». Dall’agonismo all’ambiente master: ecco come vi si affaccia – con un 100 dorso che è un po’ una lezione di stile – e come lo giudica Emanuel Turchi: «Devo ammettere che era quello di cui avevo bisogno. E’ un ambiente più personale, la gara la fai per la squadra, certo, ma di tua spontanea volontà. Si passa da un ambiente agonistico in cui c’è il supporto della squadra che ti spinge anche verso certi traguardi, e come obiettivo ultimo c’è la gara, a quello master, dove la modalità è più leggera, più tranquilla, più compatibile anche con una vita lavorativa, con meno pressioni insomma. Ne è uscito un buon tempo, non da podio assoluto, ma tipo quelli che nuotavo da agonista nei periodi di carico». Turchi conclude sorridente dagli spalti del Palazzo del Nuoto di Torino: «Un buon punto di partenza per il resto della stagione».

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