Ancona-Osimo

Regionali 2020: Acquaroli lancia la campagna elettorale, la Lega frena

Mentre il deputato di FdI ha iniziato il suo tour da Porto San Giorgio, Paolo Arrigoni vuole attendere gennaio per nominare il candidato

Francesco Acquaroli e Giorgia Meloni
Francesco Acquaroli e Giorgia Meloni

ANCONA – «Ricucire le Marche giocando di squadra». Apre così la sua campagna elettorale per le regionali 2020 Francesco Acquaroli dopo l’ufficializzazione della sua candidatura da parte della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. Un tour iniziato da Porto San Giorgio (28 dicembre) una tappa non casuale quella dell’aspirante presidente della Regione, dal momento che proprio nella parte a sud delle Marche si stanno concentrano una serie di criticità e nodi da sciogliere, fra i disagi sul fronte dei collegamenti viari e il post sisma da gestire.

Alla sua prima uscita pubblica come candidato a governatore Acquaroli ha incontrato i vertici regionali e locali del partito per affrontare le questioni presenti sul tavolo, fra le quali oltre alla necessità di infrastrutture e al tema della ricostruzione, Acquaroli ha annoverato il lavoro e la sanità. «Vogliamo confrontarci con il territorio, con le associazioni di categoria, i sindaci e i cittadini – ha dichiarato – , occorre mettere insieme la politica e le persone, per trovare le risposte alla crisi serve un gioco di squadra».

«In questi anni nelle Marche si è creato un disgregamento e un allontanamento tra nord e sud della regione, per questo serve una visione comune». Secondo Acquaroli è necessario «creare una filiera di collegamento fra produzione e commercio» ma anche «fare corpo unico fra agricoltura e pesca, serve un rilancio dell’economia marchigiana. Occorre ricucire le Marche giocando di squadra. La politica può dare un indirizzo ma non può sostituirsi all’economia, servono regole per garantire la funzione sociale dell’impresa».

All’incontro che ha riscosso una buona partecipazione: oltre al coordinatore regionale del partito Carlo Ciccioli, c’era anche l’ex sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli, il quale, fino all’ufficializzazione giunta la scorsa settimana, era l’altro candidato papabile in corsa per la competizione elettorale. Castelli ha manifestato lealtà e ha garantito il suo appoggio al deputato e “collega” di partito Acquaroli.

La Lega però frena gli entusiasmi e in una nota stampa il senatore e responsabile del partito per le Marche, Paolo Arrigoni ribadisce che «le valutazioni sul candidato governatore delle Marche saranno fatte a gennaio. Più volte, con il loro voto e il loro apprezzamento, i cittadini delle Marche hanno chiesto alla Lega di assumere un ruolo da protagonista – prosegue – e in questa fase, come è giusto che sia, ci stiamo occupando della squadra, la migliore possibile, e stiamo lavorando ad un programma che offra ai marchigiani, delusi dalla sinistra, quelle risposte che la pessima amministrazione del PD ha sempre disatteso portando le Marche al declino economico e sociale».

Acquaroli però tiene la barra dritta e va avanti ricordando che il centrodestra come nel resto delle regioni italiane «procede unito» anche in virtù degli accordi raggiunti ai tavoli nazionali. «Sono orgoglioso di questa candidatura è il riconoscimento al lavoro svolto e sono convinto che come Fratelli d’Italia è stato leale negli altri territori regionali, le altre forze politiche lo saranno nelle Marche».