Ancona-Osimo

Assestamento di bilancio: eliminata l’accise sulla benzina

Via libera dal Consiglio regionale alla manovra che, come ha sottolineato l'assessore al bilancio Fabrizio Cesetti, «prosegue nell'azione di riduzione del prelievo fiscale sui cittadini e che attesta le Marche tra le regioni italiane dove il fisco pesa di meno: -15,2% rispetto alla media nazionale»

L'aula del Consiglio Regionale
L'aula del Consiglio Regionale

ANCONA – Oltre 50 milioni di euro a disposizione del territorio e eliminazione dell’accise sulla benzina in vigore già dal primo novembre. È quanto prevede l’assestamento di bilancio di previsione 2018/2020 varato dall’assemblea legislativa nella seduta di ieri (22 ottobre). Una manovra che come ha sottolineato l’assessore al bilancio Fabrizio Cesetti «prosegue nell’azione di riduzione del prelievo fiscale sui cittadini e che attesta le Marche tra le regioni italiane dove il fisco pesa di meno: -15,2% rispetto alla media nazionale».

Confermate per il secondo anno consecutivo l’eliminazione dell’Irap per le imprese di nuova costituzione, l’esenzione del bollo auto per i mezzi della protezione civile e per le auto elettriche ibride.  Una norma, quella per l’eliminazione dell’imposta regionale sulla benzina, che vale 4 milioni di euro annui. Insieme alla variazione di bilancio approvata lo scorso 2 ottobre, l’assestamento «mette a disposizione del territorio risorse per oltre 50 milioni di euro, destinati a finanziare importanti interventi strategici», ha commentato l’assessore al bilancio.

Un bilancio solido, quello della Regione Marche, come ha evidenziato Cesetti «confermato anche dalle valutazioni dell’Agenzia di rating Fitch che ha certificato solidità, liquidità, margine operativo stabile ed equilibrio nella gestione della sanità. Ha apprezzato anche la capacità delle Marche di concedere sgravi fiscali alle piccole e medie imprese per stimolare l’economia locale».

Fabrizio Cesetti

«Le Marche – ha ricordato l’assessore – sono tra le prime regioni in ambito nazionale per rapporto tra tassazione e qualità dei servizi erogati, ma sono anche la regione dove l’addizionale Irpef pro-capite è di molto inferiore rispetto alla media nazionale che è di 410 euro, mentre nelle Marche si attesta a 320 euro. In pratica la comunità regionale paga circa 100 milioni di euro in meno rispetto alla media nazionale. Una virtuosità che va letta anche in rapporto ai recenti dati occupazionali, dai quali risulta nel secondo trimestre del 2018 un calo di oltre 4 punti della disoccupazione. Un dato che ci avvicina alle regioni del nord, e che con il 7,7% ci attesta sotto la media nazionale che è del 10,7%, segno che nella nostra regione c’è una ripresa dell’attività produttiva che da lavoro e occupazione».

Un risultato reso possibile da un bilancio virtuoso, come ha ribadito Cesetti, che ha saputo recuperare crediti vantati dalla Regione, come quello nei confronti di quella della Calabria. Ha ricordato la conclusione dell’accordo transattivo che ha garantito 13,65 milioni di euro nel 2018 e ne farà confluire ulteriori 2,85 milioni nelle annualità successive e il recupero dallo Stato di somme anticipate dalle Marche per gli indennizzi ai danneggiati da emotrasfusioni. Con la variazione di ottobre è stato poi possibile coprire i maggiori costi del 2018 per il personale proveniente dalle Province (adeguamento delle retribuzioni per oltre 3 milioni di euro), spese obbligatorie per beni e servizi informatici (2,12 milioni nel triennio) e somme dovute per debito fuori bilancio a favore dell’Inail (1,85 milioni).

Il palazzo della Regione
Il palazzo della Regione

I NUMERI DELL’ASSESTAMENTO DI BILANCIO
Nel dettaglio l’assestamento prevede interventi strategici per oltre 4 milioni e 200 mila euro per il sociale (non autosufficienti, disabili ed emotrasfusi), 4 milioni e 800 mila euro per il trasporto pubblico e le agevolazioni tariffarie, 2 milioni di euro per le aree protette, 1 milione e 160 mila euro per la messa in sicurezza dei fiumi, 1 milione e 600 mila euro per la qualità dell’aria, 770 mila euro per protezione civile e oltre 10 milioni e 600 mila euro di contributi ai Comuni (per gli interessi passivi che pagano sui mutui). Turismo e cultura ricevono oltre 1 milione di euro, mentre caccia e polizia provinciale 800 mila euro. Altri 365 mila euro per corsi di orientamento musicale,  6 milioni e 180 mila euro per le Province (per la messa in sicurezza delle scuole e delle infrastrutture viarie nelle varie province) 610 mila euro per interventi per lo sport.  Alle Unioni montane toccheranno 1 milione e 700 mila euro, mentre all’Erdis (Ente regionale per il diritto allo studio) andranno 1 milione e 350 mila euro per le spese di funzionamento.