ANCONA – Non la vedremo più per almeno due mesi. Parte un lavoro di restauro e risanamento conservativo per la Fontana del Calamo di corso Mazzini. Più conosciuta come la Fontana delle 13 Cannelle è un simbolo del centro città che richiama tanti appassionati di arte e anche turisti. Un monumento di epoca rinascimentale che il Comune, dopo 37 anni, ha deciso di ristrutturare finanziando 70mila euro di cui 37mila saranno proprio per ripulire e valorizzare l’opera di Pellegrino Tibaldi. Ieri mattina la fontana è stata ingabbiata e la ditta che si occuperà dei lavori, la Gamma Srl di Fano, ha fatto un sopralluogo con la restauratrice qualificata Giovanna Macchi.
«Il restauro inizierà dal muro sovrastante –spiega Macchi – lo libereremo dalle erbacce chiudendo le varie fessure dei mattoni dove manca. Poi mano a mano scenderemo alla fontana dove effettueremo una pulitura della pietra bianca conservando l’aspetto originario. Per le vasche verrà utilizzato lo stesso rivestimento con cui è stata ristrutturata la fontana di Trevi a Roma solo che qui non sarà azzurro. Con dei prodotti fungicidi andremo a liberare la fontana di ogni forma vegetale che si è creata nel tempo mentre per le maschere in bronzo, da dove fuoriesce oggi l’acqua, andremo a fare una pulitura che conserverà però la patina originale del bronzo che oggi ormai si è ossidato. Troveremo anche una soluzione per i rompigetto, la base su cui cade l’acqua».
Il committente dei lavori è l’assessorato ai Lavori Pubblici del Comune. In vista dell’estate e del turismo la fontana non sarà visibile ma per intervenire con determinati prodotti sembra che non si potesse fare diversamente.