Ancona-Osimo

Le Aree Vaste a grandi passi verso le Ast, la riforma della sanità entra nel vivo

A guidare il processo di cambiamento saranno Nadia Storti e Maria Capalbo, nominate commissario straordinario fino al 31 dicembre. La giunta ha approvato le delibere che danno vita alle Aziende Sanitarie Territoriali

Il palazzo della Regione Marche

ANCONA – Entra nel vivo la riforma sanitaria ‘disegnata’ dal governo Acquaroli. La giunta regionale ieri 21 novembre ha approvato le cinque delibere che danno vita alla costituzione delle Aziende Sanitarie Territoriali delle Marche – Ast (una per ogni provincia: Ancona, Ascoli, Fermo, Macerata e Pesaro), che andranno a sostituire le Aree Vaste. Ogni Azienda Sanitaria Territoriale avrà una personalità giuridica autonoma e sarà autonoma dal punto di vista imprenditoriale, organizzativo, amministrativo, patrimoniale, contabile, gestionale e tecnico.

Una rivoluzione che, tra le altre cose, cancella l’Asur unica, fa confluire Marche Nord nell’Ast di Pesaro Urbino, prevede nuove figure apicali, tra le quali il direttore socio-sanitario e una autonomia organizzativa e di risorse per i direttori delle Aziende Sanitarie Territoriali. L’obiettivo? Portare semplificazione, evitando accavallamenti tra aziende sanitarie, ridurre le liste di attesa e risparmiare risorse.

«Siamo stati scelti per la nostra volontà di restituire una sanità di prossimità che è mancata negli ultimi anni nella nostra regione – ricorda l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – , con l’obiettivo di ridurre liste di attesa e inefficienze».

Nella provincia di Pesaro-Urbino, rimarca l’assessore, «operano due enti del Servizio Sanitario: l’Area vasta 1 e Marche Nord, con la percentuale di mobilità passiva verso l’Emilia Romagna più alta delle Marche. La rivoluzione che sostituisce gli Ospedali Unici con quelli del territorio, procede grazie a questo passaggio a passi spediti».

A guidare il processo di cambiamento saranno Nadia Storti, direttore generale di Asur Marche, e Maria Capalbo, direttore generale di Marche Nord, le quali sono state nominate commissario straordinario (Storti dell’Azienda Sanitaria Unica Regionale – Asur; Capalbo dell’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Marche Nord). Un incarico affidato fino al 31 dicembre, dal momento che entrambe avevano contratto in scadenza al 30 novembre e che da gennaio 2023 sarà pienamente operativo il nuovo assetto della sanità marchigiana, la cui legge di riforma era stata approvata in Consiglio regionale ad agosto.

A Nadia Storti la Regione ha anche affidato il potere di nominare i sub commissari chiamati a traghettare le Aree Vaste verso le nuove Aziende Provinciali. Un incarico che è stato assegnato agli attuali direttori delle Aree Vaste: Romeo Magnoni per l’Av1, Nadia Storti per l’Av2, Daniela Corsi per l’Av3, Roberto Grinta per l’Av4 e Massimo Esposito per l’Av5.

«La Riforma ha un carattere epocale – sottolinea Saltamartini – le Marche erano l’unica regione in Italia con un’unica Azienda Sanitaria, con tutti i limiti e le inefficienze che la Riforma vuole correggere. Dopo il Covid è apparso a tutti chiaro che la politica di accentramento della sanità ha privato di servizi soprattutto le aree interne: il sovraffollamento dei pronto soccorso e le lunghe liste di attesa richiedono interventi organizzativi più vicini ai cittadini».