ANCONA – «A quasi un mese dall’elezione in Parlamento dei tre assessori regionali Castelli, Carloni e Latini, la Regione Marche è in preda a una drammatica paralisi istituzionale». Ad attaccare è il gruppo assembleare del Partito Democratico sulla nomina degli assessori a sostituzione dei tre eletti in Parlamento (Mirco Carloni, Giorgia Latini e Guido Castelli).
«Evidentemente al presidente Acquaroli non è bastato bloccare l’attività della giunta per l’intera campagna elettorale – scrivono in una nota – , lasciando liberi solo i tre assessori candidati di utilizzare a tale scopo i loro ruoli. No, ora i marchigiani sono costretti ad assistere a una nuova pantomima sulle sostituzioni, che di fronte alle tante emergenze in corso, dal caro bollette all’alluvione, fino alla necessità di redigere la proposta di legge di bilancio preventivo entro dicembre, rischia di danneggiare seriamente le Marche».
I dem parlano di «immobilismo» spiegando che i costi «non possono essere pagati dai nostri concittadini. Se è vero che Acquaroli, giustamente scandalizzato dalle ignobili dichiarazioni di Ciccioli sulle vittime dell’alluvione, ha deciso di bocciare l’ingresso nella sua giunta del capogruppo di Fratelli d’Italia, è necessario che si sbrighi a trovare un nuovo nome. E’ fin troppo chiara la volontà di inserire nell’esecutivo regionale un esponente anconetano di Fratelli d’Italia per lanciare la corsa al centrodestra alle elezioni amministrative del prossimo anno. E ciò dimostra ancora una volta, secondo in consiglieri regionali Pd, come Acquaroli continui a gestire la Regione badando solo agli interessi della sua parte politica, anziché al bene comune delle Marche».
«Se Fratelli d’Italia e l’intero centrodestra anconetano non sono in grado di esprimere figure all’altezza di ricoprire l’incarico di assessore regionale, si passi oltre e si scelgano persone di altri territori» attaccano, «se invece c’è dell’altro e le inspiegabili lungaggini per il rinnovo della giunta regionale fossero dovute a veti e ricatti politici tra i diversi partiti della maggioranza o addirittura tra le varie aree di Fratelli d’Italia, crediamo che il presidente Acquaroli debba trovare il coraggio di spiegare ai marchigiani come stanno realmente le cose. Francamente questi squallidi giochini politici tutti interni al partito di Giorgia Meloni hanno stancato: in ballo c’è il futuro delle Marche e non possiamo lasciare che venga affossato da assurde beghe di partito».
La replica di Fratelli d’Italia non si fa attendere per voce della senatrice di Fratelli d’Italia e coordinatrice regionale del partito Elena Leonardi. «Leggo di esternazioni del PD che denuncerebbero un immobilismo da parte del Presidente Acquaroli: niente di più lontano dalla realtà. Vorrei ricordare al Partito Democratico che il parlamento si è insediato con ufficialità solo lo scorso giovedì e che il Presidente Acquaroli in queste settimane ha portato avanti la sua agenda, fitta di decine di appuntamenti al giorno, per dare risposte concrete e immediate a tutti i dossier, a partire chiaramente dall’organizzazione della macchina amministrativa per gestire le conseguenze dell’alluvione».
«Vorrei sottolineare inoltre – aggiunge – come, ad esempio, nell’assestamento di bilancio approvato a fine mese siano state stanziate risorse per le imprese danneggiate dall’alluvione e per gli interventi strutturali pari a ulteriori 14 milioni di euro, andando ad aumentare ancor più il fondo per il rischio idrogeologico che già in due anni aveva superato la cifra stanziata dalla precedente Giunta a guida PD. La scorsa mattina il Presidente Acquaroli era a Pesaro per l’accordo per la realizzazione del nuovo ospedale, nei giorni precedenti aveva incontrato l’Anas per le infrastrutture e svolto incontri cruciali per la ricostruzione post-sisma, il turismo e la sanità. Il PD Marche può stare tranquillo, entro le prossime ore il Governatore procederà alla nomina della nuova Giunta regionale per proseguire senza indugio le riforme e portare avanti i dossier e i progetti già avviati».