Ancona-Osimo

Ancona, rimpatrio per un nigeriano senza fissa dimora. Pugno duro del Questore Capocasa su sicurezza e lotta al degrado

Un nigeriano senza fissa dimora, illegale sul suolo nazionale e con precedenti per molestia, è stato accompagnato al centro di rimpatrio di Bari su disposizione del questore di Ancona per l'espulsione

Le Volanti della Questura di Ancona (immagine di repertorio)

ANCONA – Un cittadino nigeriano senza fissa dimora, illegale sul territorio nazionale, è stato accompagnato dal personale della Questura di Ancona, su disposizione del questore Capocasa, al centro per il rimpatrio di Bari per l’espulsione dal Paese. L’uomo, già gravato da un ordine di lasciare il territorio nazionale a cui non aveva però ottemperato, è stato fermato in via Gorizia dagli agenti delle Volanti della Questura, guidati dal commissario capo Dal Monte.

È pugno duro da parte del questore di Ancona Cesare Capocasa, che appena insediato ai vertici della Questura dorica aveva subito annunciato l’impegno della Polizia di Stato sul fronte della sicurezza dei cittadini e del contrasto al degrado urbano, tanto che proprio da ieri nel centro del capoluogo marchigiano è entrato in funzione il poliziotto di prossimità.

In seguito ad un esposto presentato dai residenti di un condominio di via Gorizia, che avevano segnalato la presenza quotidiana dell’uomo senza fissa dimora, il quale si era accampato nel porticato dell’edificio, si sono recati sul posto nelle prime ore del mattino accertandone la presenza. n

Tra le lamentele sporte dai residenti a carico dell’uomo, quella di essere un disturbatore. Il nigeriano, privo di documenti è stato condotto in Questura dagli agenti per le procedure di identificazioni, dalle quali sono emersi  precedenti specifici di polizia, per molestia e disturbo alle persone, lesioni personali, false dichiarazioni sull’identità personale, ingresso e soggiorno illegale sul territorio italiano.

Per questo l’uomo è stato denunciato e messo a disposizione dell’Ufficio Immigrazione della Questura, guidato da Brustenga, per le procedure di espulsione e accompagnato al centro di rimpatrio di Bari.