Ancona-Osimo

Ancona, riparte lo Sbaracco. I commercianti: «Corso Amendola è il vero centro della città»

Circa 22 gli esercizi commerciali che aderiscono all'iniziativa: «Facciamo tutto da soli senza l'appoggio delle associazioni di categoria. È la settima edizione»

I negozianti in Corso Amendola

ANCONA – Settima edizione di Sbaracco. Il consueto appuntamento di fine stagione è ormai una tradizione nel centro commerciale naturale di corso Amendola. Ad organizzarlo, sono gli esercenti di corso Amendola e delle vie limitrofe. In prima fila, tra i negozianti, c’è ancora una volta Claudia Papini, storica titolare di Pop Corn ora in pensione. Ma che – dice – continua a dare una mano ai suoi ex colleghi pur avendo ceduto l’attività. «Sbaracco è ormai un appuntamento fisso che facciamo due volte l’anno, a fine stagione. Si fa di solito a fine agosto e a fine febbraio».

«Quest’anno, hanno partecipato anche generi e personalità diversi, pure per fare pubblicità, tante parrucchiere nuove, tanti negozi entrati da poco. Ci sono appunto new entry e persone giovani. Insomma, come centro commerciale ci stiamo allargando. Di solito dura tre giorni, venerdì, sabato e domenica». E anche questa edizione ne durerà tre: si parte domani, 23 febbraio per terminare il 25.

«Per il saldo dei saldi, ogni negoziante stabilirà le sue aliquote di sconto», spiega Papini. «Non c’è più solo l’abbigliamento, ci sono giovani e parrucchierie nuove, negozi di unghie. Qualcuno continuerà per qualche altro giorno finché non arriva la merce primaverile».

Un’iniziativa, questa, «nata prima del Covid, la seconda o terza edizione l’avevamo fatta con la mascherina – ricorda – Un evento che è stato accettato sin da subito dai clienti, che l’hanno accolto molto volentieri. Facciamo tutto noi – precisa – senza il coinvolgimento delle associazioni di categoria. Sono i clienti a chiedere di fare lo Sbaracco».

Ventidue gli esercizi aderenti: «Ci distinguiamo dalle catene e dal franchising. La nostra chiave? È la qualità del servizio. Io credo molto nel negozio a conduzione familiare, le catene perdono il rapporto umano col cliente. Da noi per fortuna siamo tutti a conduzione familiare, in certi negozi mamma e figlia. L’online prende campo e noi qui siamo orgogliosi di dire che si serve, si coccola il cliente e si coltiva con la gente un rapporto di amicizia. Uno fa la spesa, passa in negozio, fa un saluto e va via. Continuo a ribadire che il centro del commercio sia corso Amendola. C’è di tutto, dall’abbigliamento all’accessorio passando per elettricisti e calzolai».