ANCONA – Entro l’estate potrebbero essere firmate le convenzioni per tutti i progetti del Bando di riqualificazione delle periferie. È stata approvata il 3 marzo la delibera Cipe che stanzia 800 milioni a finanziamento delle opere, mentre gli altri 800 milioni erano già nella disponibilità della Presidenza del Consiglio. Compatibilmente con i tempi di lavorazione, prima dell’estate si giungerà a un decreto di stanziamento dei fondi necessari per finanziare tutti i 120 progetti presentati per il Bando per le periferie, compreso quello di Ancona.
Se le procedure non avranno rallentamenti, tutti i capoluoghi che hanno avanzato la richiesta potrebbero arrivare alla firma della convenzione entro la fine dell’estate. Il prossimo passo ufficiale sarà la pubblicazione del decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, previsto per fine maggio, che stanzia 1 miliardo e 600 milioni per la copertura di tutti i progetti. Successivamente si passerà alla firma delle convenzioni: il crono programma prevede entro 60 giorni la presentazione dei progetti definitivi trascorsi i quali, nei 60 giorni successivi, dovranno essere presentati quelli esecutivi.
L’area di intervento scelta dal Comune di Ancona è costituita dalla periferia Palombella-Stazione-Archi, caratterizzata da una condizione di accentuata marginalità economica e sociale e da un diffuso degrado edilizio. A ciò si aggiunge il fattore legato al rischio idrogeologico, in quanto si tratta di un segmento di città compresso tra la linea ferroviaria e i dislivelli orografici costituiti dalla frana di Posatora nella zona della Palombella e dal colle Astagno nell’area del quartiere degli Archi. Il programma di riqualificazione comprende 6 interventi per i quali viene richiesto il finanziamento a valere sul bando. Si tratta di opere di carattere edilizio su immobili di proprietà pubblica e spazi aperti di uso pubblico, in grado di garantire il miglioramento della qualità del decoro urbano e l’implementazione della sicurezza territoriale della periferia Palombella-Stazione-Archi.
SEI INTERVENTI – Tra i sei interventi c’è la realizzazione di un nuovo ingresso al parco grande Frana di e la riqualificazione paesaggistico-ambientale del complesso industriale ex- Birra Dreher, chiuso per ragioni di sicurezza dopo la grande frana dell’82. Lo sblocco dei finanziamenti per la periferia nord consentirà anche la creazione di un’autostazione trasporto pubblico locale con il completamento dell’edificio ex Fornace Verrocchio; mentre sarà avviata una manutenzione straordinaria di spazi pertinenziali ed edifici nel quartiere ex-Iacp via Marchetti. Spazio poi al rione degli Archi con il rifacimento della piazza del Crocifisso e il miglioramento della qualità e del decoro urbano del quartiere, grazie anche alla riqualificazione di via Marconi, con il restauro degli archi e la realizzazione di una rotatoria di ingresso al Mandracchio. Infine l’ultimo intervento riguarda la riqualificazione dell’area di Borgo Pio agli Archi, dove con un investimento saranno realizzati locali per le associazioni e alloggi di edilizia sociale. Il perno centrale sarà Social Lab “Archicittà”, il nuovo centro per i servizi sociali di 650 mq, integrato ai piani superiori da sei alloggi Erap per l’edilizia popolare.
Il programma vede l’adesione di un ampio partenariato, basato sulla sottoscrizione di quattro protocolli di intesa in cui figurano Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, RFI Rete Ferroviaria Italiana, FS Sistemi Urbani s.r.l., Autorità Portuale di Ancona, Regione Marche, Confcommercio Imprese per l’Italia Marche Centrali, Erap della Provincia di Ancona, INU Istituto Nazionale di Urbanistica. L’investimento totale previsto per il complesso degli interventi è pari a circa 16 milioni di euro. Il 25%, pari a circa 4 milioni, è messo a disposizione da finanziamenti pubblici e privati, la richiesta di finanziamento a valere sul bando è di poco più di 12 milioni di euro. Tutto ciò consentirà di completare opere che aspettano da molti anni di essere terminate e di dare un’immagine della città consona al ruolo che ancora deve svolgere. Questo naturalmente, andrà a completare il piano per la città che ha già consentito di poter avere risorse per la definitiva ristrutturazione della Mole Vanvitelliana e l’ITI Waterfront.