ANCONA – Lavori di recupero degli edifici in via Marchetti al centro dell’attenzione ieri in consiglio comunale: se n’è discusso in seguito all’interrogazione del consigliere e vicepresidente Francesco Rubini: «Un tema di cui ci siamo occupati più volte – ha detto Rubini –, nel bando periferie erano previsti fondi per oltre tre milioni di euro per la riqualificazione di via Marchetti, ma dopo cinque anni il progetto sembra al palo. Un milione di questi tre sono stati dirottati per risolvere la situazione dell’autostazione Verrocchio. Di questo s’è occupato anche il Ctp di competenza. Alla luce di questa situazione si chiede se i restanti fondi sono ancora destinati alla riqualificazione di via Marchetti, e se si sta facendo tutto il necessario per impedire che le scadenze del piano periferie determinino la fine di questi fondi. E poi si chiede di vedere il progetto di riqualificazione».
Sul tema, ampio e dibattuto nel corso degli anni, ha risposto l’assessore ai lavori pubblici, Stefano Tombolini: «Sicuramente le somme allocate per la riqualificazione dell’area sono iscritte a bilancio e fanno parte di un finanziamento dello Stato. Sono state in parte devolute per un’altra iniziativa, stante il fatto che durante la valutazione delle criticità che hanno portato a non poter concludere l’intervento, erano esuberanti i tre milioni, per cui s’è ritenuto di non lasciare nulla sul campo ma di investirli anche in opere che altrimenti l’amministrazione non sarebbe riuscita a fare. Quindi un milione sul Verrocchio, mantenendo i due milioni per il completamento dell’intervento su via Marchetti. Le criticità emerse sono quelle dovute al fatto che negli edifici misti in cui amministrazione comunale o Erap sono dententori di unità immobiliari insieme a proprietà private non s’è mai riusciti ad arrivare al versamento da parte dei privati della quota di competenza per procedere agli interventi di manutenzione straordinaria. Restano ancora due edifici di proprietà mista Comune ed Erap in cui è previsto che l’Erap completi gli interventi di manutenzione straordinaria, sia dell’involucro esterno sia degli alloggi all’interno, facendo uso dei due milioni, che saranno applicati prioritariamente a queste opere alla realizzazione dei sottoservizi fruiti dal supercondominio, distribuzione idrica e fognature, il che comporterà anche la riqualificazione della pavimentazione delle aree esterne».
L’assessore Tombolini ha completato con i dettagli del cronoprogramma dell’intervento, sottolineando anche che la data di ultimazione dei lavori è slittata attorno all’estate 2025: «L’ultimo stralcio di intervento sarà quello della riqualificazione dei 63 appartamenti che fanno parte dei condomini misti. Interverremo attraverso manutenzione interna per la consumazione dell’intero importo. Le modalità di attuazione sono a carico e demandate attraverso una convenzione approvata in giunta e sottoscritta da parte di Erap insieme al rappresentante del Comune, che prevede che l’Erap completi l’attività progettuale dei due edifici e inizi l’attività di recupero dei sottoservizi e conseguente attività di recupero delle aree superficiali e di seguito la manutenzione straordinaria degli appartamenti. Come è noto questi finanziamenti sono stati splittati in due parti perché il progetto si dovrebbe concludere entro il 31 dicembre 2024, con completamento delle opere entro il 30 ottobre 2024. Termini molto stretti per completare le opere. Dunque il sindaco s’è fatto parte attrice telefonando al dirigente della commissione che lo ha rassicurato che la commissione non sarà sciolta se non tra un anno e mezzo. Pertanto questo ci assicura che le stesse opere possano essere concluse entro il termine della commissione, e ci fa pensare che attraverso Erap possiamo raggiungere l’obiettivo di completare la riqualificazione del quartiere di via Marchetti».
Sulla questione ha concluso Francesco Rubini: «Evidentemente su questo progetto ci hanno messo le mani diverse amministrazioni, oggi la situazione rischia di essere irrecuperabile. Prendiamo atto che due milioni restano a questa progettualità, prendiamo atto anche che è stata chiesta una proroga di qualche mese. Monitoreremo perché siamo ben consapevoli che quell’area merita una complessiva riqualificazione».