ANCONA – Il Rito Moderno Italiano, noto per il suo impegno nella promozione dei principi di tolleranza e libertà, si prepara a celebrare il tricentenario delle “Costituzioni di Anderson” con un convegno presso il ridotto del Teatro delle Muse di Ancona in programma per sabato 25 novembre. L’evento, intitolato “1723, le Costituzioni dei Moderni”, rappresenta un momento significativo per riflettere sulla visione originale che ha guidato la Massoneria nel corso dei secoli.
Il Rito Moderno Italiano discende dai cosiddetti Moderns che, adottando dette Costituzioni, hanno contribuito alla valorizzazione di quei principi di tolleranza e libertà che il mondo moderno riconosce come fondamentali, ma che oggi sono messi in discussione da vecchi e nuovi integralismi.
Il convegno si aprirà alle 17.30 con l’introduzione di Fabrizio Illuminati, saggissimo del Capitolo Libertè Cherie di Jesi. Seguiranno i saluti di Giorgio Canali, saggissimo del Capitolo Conero di Ancona, e del presidente di Collegio dei Maestri Venerabili delle Marche del Grande Oriente d’Italia. La relazione del filosofo Gian Mario Cazzaniga costituirà il cuore del convegno, mentre le conclusioni saranno affidate a Cesare Cometto, supremo comandante del Rito Moderno.
Il tricentenario delle Costituzioni del 1723, conosciute anche come “Costituzioni di Anderson”, è un momento significativo per la Massoneria Universale. Queste costituzioni, nate in un periodo di profonda divisione in Inghilterra tra cattolici stuardisti e protestanti hannoveriani, rappresentano un tentativo di pacificazione ideologica e sociale. Unificando logge di diverse tendenze, la Massoneria inglese ha mediato in modo delicato su questioni politiche e religiose attraverso la tolleranza. Ancora oggi, le Costituzioni del 1723 sono riconosciute come vigenti da molte obbedienze, tra cui il Grande Oriente d’Italia. Queste costituzioni promuovono l’unità tra uomini di tutte le religioni o confessioni, proponendo una comune legge morale “nella quale tutti convengono”. La Massoneria ha avuto successo nei secoli grazie a questa impostazione “laica”, che ha creato un “centro d’unione” inizialmente tra cattolici e protestanti, per poi estendersi ad ebrei e a ogni altra confessione. Il convegno del Rito Moderno Italiano si pone come un’occasione per approfondire la comprensione di questi valori fondamentali e per riflettere sul loro significato e sulla loro attualità nella società contemporanea.