ANCONA – All’ospedale Salesi di Ancona cresce e si potenzia la robot terapia impiegata sui piccoli pazienti ricoverati al pediatrico. La Fondazione Ospedale Salesi onlus sta ultimando la fase di programmazione di Sally, un nuovo robot umanoide che, in collaborazione con l’equipe medica e paramedica e gli operatori della Fondazione, impiega l’intelligenza artificiale per adattarsi alle reazioni emotive dei bambini nei momenti complessi del loro ricovero. I
l robot Pepper, ribattezzato Sally da un sondaggio fatto con i bambini degenti, viene testato già da alcune settimane prima di essere impiegato stabilmente in chirurgia pediatrica per poi allargare la sua attività negli altri reparti del presidio ospedaliero, inclusa anestesia e rianimazione, e sarà pienamente operativo da qui a pochissime settimane, fanno sapere dalla Fondazione.
Ad utilizzarlo con i bambini saranno due operatori della Fondazione formati ad hoc: Samuele Canonici e Stefano Sbrollini, entrambi con competenze informatiche per l’impiego del robot con intelligenza artificiale, seguiti dal professor Giuliano Fattorini docente di meccatronica dell’Istituto di Istruzione Superiore Marconi Pieralisi di Jesi.
«Dal 2018, quando la robot terapia ha fatto il suo ingresso all’ospedale Salesi – spiega il direttore della Fondazione, Laura Mazzanti – abbiamo rilevato un grande apprezzamento, non solo da parte dei piccoli pazienti e del personale medico, ma anche delle famiglie, più serene nel vedere i propri figli più tranquilli in momenti complessi come quelli del pre-operatorio e non solo. Risultati così positivi che saranno presto oggetto di pubblicazione scientifica e che sono risultati vincitori al Congresso Internazionale EORNA (European Operating Room Nurses Association) Virtual Congress (27-29 Maggio 2021)».
La terapia con il robot Nao Estrabot era approdata al Salesi per la prima volta nel 2018, mostrando fin da subito i suoi effetti benefici in termini di «rilassamento e superamento di ansie e timori» osserva la professoressa Laura Mazzanti.
Il presidente della Fondazione Salesi Antonello Maraldo, sottolinea che il robot umanoide con intelligenza artificiale «contribuirà ancora di più al miglioramento del percorso di accoglienza dei piccoli pazienti in ospedale, con l’obiettivo di distrarli nei momenti di tensione che caratterizzano spesso la degenza ospedaliera, specie prima di un intervento chirurgico. Il robot Sally, grazie proprio all’intelligenza artificiale permetterà una interazione più completa e adattativa con i bambini. In futuro – conclude – contiamo di ampliare l’impiego dell’umanoide anche in atri reparti e a sostegno del personale sanitario nel percorso di cura dei bambini».
«Abbiamo iniziato ad utilizzare Sally a marzo – racconta Stefano Sbrollini – e stiamo vedendo che bambini ne restano affascinati, sono molto catturati dal robot, con cui interagiscono volentieri. Valuteremo con le equipe mediche gli impieghi più appropriati, ma pensiamo d creare un primo contatto con i piccoli pazienti già nella fase di ingresso in ospedale, così da fare in modo, che nel pre-operatorio abbiano già maturato una conoscenza con il robot».
Sbrollini e Canonici spiegano che il percorso di conoscenza con Sally sarà agevolato anche dal tablet presente sul petto del robot, con cui i bambini possono interagire e trascorrere momenti giocosi. «È un work in progress – osservano i due operatori della Fondazione – che moduleremo anche in base al feedback che riceveremo dai piccoli pazienti, dalle loro famiglie e dal personale sanitario».