ANCONA – Le Marche da lunedì 11 gennaio tornano in zona gialla grazie all’indice Rt allo 0,93, ma il timore di molti è che, trascorsa una settimana in questa fascia di rischio più soft, la regione possa finire in zona arancione con misure più restrittive. Una preoccupazione legata agli effetti che potrebbero avere le due settimane festive appena trascorse sulla curva epidemiologica del virus per la maggiore socialità che contraddistingue il periodo.
«È ancora presto per vedere gli effetti del periodo festivo – spiega il professor Stefano Menzo, primario della Virologia di Torrette -, al momento però la situazione è pressoché stabile, non ci sono stati grandi miglioramenti, ma non peggioriamo neanche».
Anche l’indice Rt «è più o meno quello da circa tre settimane» spiega il virologo che ritiene non ci saranno stravolgimenti significativi nelle prossime settimane, nonostante il periodo natalizio. «Non vedo perché debba esserci stato un grande effetto – osserva – durante le festività si sono visti più parenti, ma si sono viste meno persone sulla scuola e sul lavoro, quindi ci sono stati degli effetti compensatori». Inoltre come evidenzia «c’erano misure restrittive che speriamo siano riuscite a contenere i possibili effetti».
Alla virologia di Torrette, dove alcune settimane fa era stata individuata la “variante inglese” del covid in un cluster familiare, non sono stati rilevati altri casi. Il primario invita la popolazione a rispettare le misure previste per limitare la diffusione del virus, come igiene delle mani e distanziamento oltre alla mascherina, «è l’unica cosa che funziona».