Ancona-Osimo

Ancona, ruspe a Torrette per il Salesi. L’assessore regionale Baldelli: «Così rilanciamo la sanità»

L'assessore regionale ai lavori pubblici: «L'edilizia sanitaria ospedaliera guarda al terzo millennio. In fondo, l'avevamo detto con il presidente Acquaroli. Un'architettura che migliorerà i livelli di cura che già la sanità marchigiana sta offrendo»

I lavori di demolizione del vecchio obitorio dell'ospedale di Torrette iniziati lo scorso mese di luglio
I lavori di demolizione del vecchio obitorio dell'ospedale di Torrette iniziati lo scorso mese di luglio

ANCONA – Il nuovo Salesi sta prendendo forma. O meglio, è Torrette che sta facendo spazio a quello che sarà il nuovo Pediatrico di Ancona. Un ospedale che, secondo l’assessore regionale ai lavori pubblici, Francesco Baldelli, sarà in grado di svettare su tutto il Centro Italia e oltre.

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L’assessore regionale Baldelli

«Martedì (29 ottobre) – ha detto Baldelli – abbiamo abbattuto quello che può essere definito l’ultimo residuo dell’archeologia industriale ospedaliera della nostra regione». La costruzione era la storica torre collegata alla palazzina degli impianti dell’edificio che ospita l’ospedale regionale. Insomma, un Torrette senza ormai più la torre. Che è stata demolita da una ruspa in quattro e quattr’otto.  

«Alla fine del 2020 – ricorda l’assessore – avevamo detto, con il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, che avremmo lanciato la sanità delle Marche e l’edilizia sanitaria ospedaliera verso il terzo millennio e lo stiamo facendo con investimenti veri», ha rimarcato lui.

L’Azienda ospedaliero universitaria delle Marche, ospedale regionale di Torrette

La torre lascerà spazio al nuovo progetto: «Qui abbiamo preparato la platea dove sorgerà, nelle prossime settimane e nel prossimo anno, il nuovo Salesi, che prevederà il ciclo di cura completa del bambino e della mamma e diventerà una struttura di eccellenza, proprio come l’ospedale di Torrette».

Un ospedale all’avanguardia «non solo per le Marche ma per tutto il Centro Italia e per tutta la nostra nazionale. Ecco cosa intendiamo quando pariamo di nuova architettura dell’edilizia sanitaria e ospedaliera. Un’architettura che sia in grado di migliorare i livelli di cura che già la sanità delle Marche sta offrendo ai nostri concittadini».