ANCONA – «Prorogare tutti i contratti a tempo determinato con scadenza 30 aprile» almeno fino al 31 dicembre 2023 e «superare il vincolo di spesa così come hanno fatto altre Regioni limitrofe (ad esempio l’Umbria)». È la richiesta lanciata dalle segreterie regionali dei sindacati degli infermieri, NurSind, Nursing Up e Fials.
Continua il pressing da parte delle organizzazioni sindacali sulla Regione per nuove assunzioni, dopo la scadenza della graduatoria degli infermieri (5 marzo) e la prossima scadenza della graduatoria Oss (agosto). Ieri 4 aprile davanti alla sede di Palazzo Leopardi, mentre era in corso una seduta del consiglio regionale, avevano manifestato gli Oss fiancheggiati dall’Unione Sindacale di Base.
NurSind, Nursing Up e Fials hanno scritto al presidente regionale Francesco Acquaroli, all’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini e al Dipartimento Salute, per sollecitare «la Regione Marche e con urgenza, di adempiere al confronto regionale di tutti gli istituti contrattuali» e di «aprire immediatamente un tavolo di confronto» con le organizzazioni sindacali.
Le organizzazioni nella missiva ricordano la «scadenza al 30 aprile di circa 1.400 contratti di lavoro a tempo determinato e non avendo ancora oggi, nessuna certezza lavorativa, riteniamo doveroso segnalare tutta la nostra amarezza e preoccupazione in merito, nonostante le reiterate richieste fatte dalle scriventi Ooss(organizzazioni sindacali, ndr) in merito alle procedure concorsuali e proroga dei contratti dei tempi determinati, nulla di fatto si è definito» si legge nella missiva.
NurSind, Nursing Up e Fials segnalano una «ulteriore preoccupazione anche perché la graduatoria del concorso unificato regionale per infermieri» è scaduta «non essendo stata presa in considerazione da parte del Governo una possibile proroga, non vi è in atto nessuna altra procedura concorsuale da dove poter attingere risorse ed ancora altra considerazione è che vi è una ulteriore graduatoria del personale Oss con scadenza ad agosto».
I sindacati evidenziano la carenza di personale che metterebbe a rischio la possibilità di «garantire i Lea (Livelli essenziali di assistenza, ndr) ai pazienti e cittadini marchigiani» e che il personale a tempo determinato «da anni nei servizi della Regione Marche» ha «acquisito esperienza e competenze specifiche nelle varie unità operative specialistiche e sul territorio. Ora, senza una proroga temporale dei contratti a termine e senza procedure concorsuali in atto, si rischia di perdere definitivamente tali risorse e di creare gravi carenze e disservizi all’interno del Ssr (Servizio Sanitario Regionale, ndr)». Da qui l’appello a nuove assunzioni e ad un tavolo di confronto.