ANCONA – «La nuova squadra dovrà calare sul territorio il nuovo piano socio sanitario». Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha presentato così i nuovi vertici della sanità regionale, rinnovati dopo l’approvazione della legge regionale di riforma del sistema sanitario, varata nell’agosto del 2022.
Si tratta del direttore del Dipartimento Salute Antonio Draisci, del direttore dell’Ars Flavia Carle, del direttore generale della Ast di Pesaro Urbino Nadia Storti, del direttore generale della Ast di Ancona Gianni Stroppa, del direttore generale della Ast di Macerata Daniela Corsi, del direttore generale della Ast di Fermo Gilberto Gentili, del direttore generale della Ast di Ascoli Piceno Nicoletta Natalini, del direttore generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche Armando Marco Gozzini e del direttore generale dell’Inrca Maria Capalbo, nominati in tempi diversi, ma presentati oggi, squadra al completo, «un punto di partenza, a cui abbiamo lavorato incessantemente, in sostanza per 2 anni e 9 mesi» ha sottolineato il governatore Acquaroli «largamente condizionati, per 1 anno e 5 mesi circa, dalla gestione della pandemia» che ha comportato lo stato d’emergenza, lo screening per tracciare i positivi e la successiva campagna vaccinale.
«Nonostante quell’impegno costante – ha ricordato Acquaroli – abbiamo cominciato a lavorare sulla riforma» approvata nell’agosto scorso, dalla quale è scaturito «il nuovo assetto delle aziende sanitarie» e la conseguente «organizzazione delle procedure per l’individuazione dei direttori generali». «A quasi un anno dall’approvazione di quella legge – ha detto il governatore – abbiamo la nuova operatività al completo, con tutti i direttori generali, con le nuove figure che ricoprono i ruoli di Ars e Dipartimento. Siamo orgogliosissimi di presentare ai cittadini marchigiani e a tutti gli operatori del sistema sanitario la nuova squadra».
Squadra che, ha rimarcato il presidente della Regione Marche in un passaggio del suo intervento, «dovrà calare sul territorio il nuovo piano socio sanitario regionale, oggi in discussione in commissione (IV Commissione Consiliare permanente, ndr), ma che entro il mese di agosto, prima della pausa estiva, vorremmo approvare in Consiglio regionale. Ancora ci sono delle discussioni in corso e siamo pronti ad accogliere quelle che possono essere le proposte che potranno migliorarlo, ma è sicuramente interprete di una visione che rimette il territorio e il paziente al centro delle attenzioni del sistema sanitario regionale, è un piano socio sanitario che individua le priorità e gli obiettivi».
«Sono veramente orgoglioso del lavoro fatto – ha aggiunto Acquaroli – è stato un lavoro importante, sia dal punto di vista materiale che dal punto di vista delle scelte e dei passaggi, importante perché abbiamo cercato di tenere in considerazione aspetti gestionali, professionali, organizzativi, cercando di interpretare le migliori esigenze organizzative del sistema sanitario regionale contemperate alle esigenze e conformazioni dei territori».
La nuova organizzazione del sistema sanitario regionale, la riforma più importante della giunta Acquaroli, vede sette aziende sanitarie, di cui cinque Ast provinciali e due aziende ospedaliere, Torrette e Inrca, a cui si aggiungono il Dipartimento Salute e Ars. «Da oggi siamo al nastro di partenza – ha concluso Acquaroli – per calare sul territorio la riforma e gli obiettivi che ci eravamo posti».
L’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini e vice presidente della Giunta regionale, nel suo intervento ha tenuto a rimarcare che «la squadra completa tutte le caselle della sanità della nostra regione». L’ultima nomina in ordine di tempo quella del direttore del Dipartimento Salute Draisci, ha ricordato l’assessore, puntualizzando che le scelte «sono state fatte sulla base di uno screening di caratura professionale, sulla base delle esperienze dei dirigenti, che rappresentano il meglio del meglio tra i dirigenti che avevano presentato domanda».
«Non posso che garantire il mio massimo impegno a favore dei cittadini marchigiani – ha detto Antonio Draisci alla guida del Dipartimento Salute -. Gli elementi principali dell’attività saranno comunicazione e ascolto delle esigenze, fare squadra insieme ai colleghi». Flavia Carle ha assicurato che l’Ars «potenzierà il suo ruolo di fornitore di evidenze scientifiche e di supporto alle decisioni e affronterà il ruolo di coordinare gli sforzi insieme ai colleghi per il miglioramento dei servizi».
Il dg dell’Azienda ospedaliero universitaria delle Marche Armando Gozzini ha sottolineato «contiamo eccellenze e servizi di qualità e, naturalmente, in sinergia con tutti gli altri colleghi siamo a disposizione del sistema sanitario regionale che si regge su un insieme di reti ospedale-territorio per contribuire a risolvere quei problemi della sanità che ormai sono trasversali a tutto il territorio nazionale».
«Punteremo sulla medicina di prossimità, sulla medicina di iniziativa e sulla digitalizzazione – ha detto la dg dell’Inrca Maria Capalbo – insieme all’integrazione tra i vari professionisti e l’adozione di nuove politiche del personale». La direttrice dell’Ast di Pesaro Urbino Nadia Storti ha rimarcato «rappresento l’anzianità nel sistema sanitario ma per me è una grande sfida sapersi ‘riciclare’ nel senso positivo del termine, per lavorare alla fusione delle due aziende, prendendo il meglio dall’una e dall’altra: quindi valorizzazione del personale, rimettere insieme i percorsi per un sistema di reti cliniche, dare ai cittadini risposte in sede e di qualità, per evitare disagevoli spostamenti. E puntare ad alcuni obiettivi come la medicina di genere, la trasparenza, percorsi clinico assistenziali e abbattere le liste di attesa secondo criteri di appropriatezza e adeguatezza».
Alla guida dell’Ast di Ancona Gianni Stroppa il quale ha sottolineato la necessità di «fare rete per rispondere alle esigenze dei territori e sono sicuro che ci sono tutti i presupposti per farcela e lavorare bene», mentre Daniela Corsi a capo dell’Ast di Macerata ha detto siamo «sempre più impegnati a lavorare in collaborazione per garantire un’offerta sanitaria sempre migliore».
Gilberto Gentili direttore dell’Ast Fermo che torna nelle Marche dopo esperienze professionali in altre regioni ha assicurato «il massimo impegno in questa nuova avventura che riveste uno spessore di efficienza ed efficacia che tutti conosciamo perfettamente, in un settore cruciale come la sanità». «Sono un elemento di novità in questa squadra – ha detto Nicoletta Natalini direttrice dell’Ast di Ascoli Piceno – in questa regione, io porterò la conoscenza acquisita sempre nel campo della sanità nella nuova Ast di Ascoli Piceno che ha elementi di criticità ma certamente anche molto positivi. Cercheremo di valorizzare le professionalità e posso dire di aver già ricevuto una grandissima accoglienza anche come gara di solidarietà per trovare insediamento nel territorio provinciale. Quindi le premesse per lavorare bene ci sono tutte».