ANCONA – Stabilizzazione del personale sanitario a tempo determinato, proroga delle graduatorie degli infermieri e degli Oss, e scorrimento delle graduatorie per la copertura del tourn over (pensionamenti e mobilità), più risorse e riconoscimento delle professionalità. Sono tra le richieste avanzate dai sindacati alla Regione nel presidio che si è svolto oggi – 20 febbraio – ad Ancona, davanti alla sede del Consiglio regionale. A promuovere l’iniziativa, Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl. Nessuno striscione, solo le bandiere dei sindacati in mano.
Secondo i sindacati nelle Marche servirebbero 7mila lavoratori per dare concretezza alla riforma del sistema sanitario regionale, e sono circa 1.700, tra infermieri e Oss, quelli nelle graduatorie in scadenza (quella per gli infermieri è in scadenza imminente, quella per gli Oss scadrà all’inizio dell’estate) professionisti, giudicati idonei e quindi entrati in graduatoria che però vedranno svanire l’opportunità di un’assunzione.
Alla base della questione, la riduzione della validità temporale delle graduatorie che da tre anni di durata sono passate nel 2019 a due anni dalla loro approvazione per effetto della legge di bilancio 160/2019 che ha dato una sforbiciata di un anno. Con la carenza di personale nelle strutture sanitarie i sindacati chiedono a gran voce assunzioni e stabilizzazioni. In presidio anche alcuni lavoratori.
L’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini si è recato al presidio per incontrare lavoratori e sindacati, poi il confronto con Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl è proseguito in Regione. Saltamartini ha annunciato «una mozione» rivolta al governo per escludere il servizio sanitario dal tetto di spesa che ‘lega’ le mani sul fronte delle assunzioni, tramite l’intervento dei parlamentari marchigiani.
«Rinnovo anche al mio governo – ha detto – la richiesta di allentare il patto di stabilità e di assumere più personale. Il 30 aprile scadranno circa 1.500 contratti a tempo determinato e noi non possiamo permetterci di perderne neanche uno». «Abbiamo due emergenze – ha aggiunto – le graduatorie dei concorsi (in scadenza, ndr) e 1.500 dipendenti entrati nel servizio sanitario con il Covid» che «non possiamo permetterci di perdere».
Luca Vitali, infermiere del blocco operatorio dell’Azienda ospedaliero universitaria delle Marche, spiega che la carenza di personale crea «difficoltà ad andare in ferie: le prestazioni sono aumentate e la turnazione non ci consente di andare in ferie». Tra le criticità evidenziate dall’infermiere «burnout e disaffezione al lavoro: ho visto tanti colleghi licenziarsi dall’oggi al domani».
Al termine del confronto in Regione con l’assessore Saltamartini, il segretario regionale Fp Cgil, Matteo PIntucci, ha spiegato di aver rinnovato la richiesta di prorogabilità delle graduatorie e «abbiamo condiviso la necessità di un attento monitoraggio che attraversi i temi del tetto di spesa del personale, dei due percorsi di stabilizzazione e dei piani occupazionali. Livelli di confronto che dovrebbero concretizzarsi in appositi tavoli di confronto che abbiamo chiesto di aprire quanto prima, a partire dal tavolo di monitoraggio sulla riforma del servizio sanitario regionale».
Il segretario regionale Fp Cisl Luca Talevi ha parlato di «un incontro positivo per quanto riguarda l’intenzione di avviare tavoli costanti di confronto e monitoraggio del sistema sanitario regionale, con particolare riferimento ad ogni specifica azienda sanitaria. Così come è positiva l’intenzione comune di agire a livello centrale per la proroga delle graduatorie, soprattutto quella degli infermieri che scadrà il prossimo 5 marzo, così come l’avvio di un tavolo di concerto sulle stabilizzazioni. È evidente – aggiunge – che dalle parole bisognerà passare ai fatti».
«Siamo soddisfatti dell’incontro perché l’assessore e il servizio salute hanno recepito le nostre istanze e si sono fatti promotori a rappresentarle, sia per la proroga delle graduatorie che per quanto riguarda il tetto di spesa, a livello centrale, governativo» spiega Marcello Evangelista segretario regionale Uil Fpl. «In più hanno recepito anche le nostre istanze per quanto riguarda la stabilizzazione dei precari – aggiunge – , cercheranno di dare mandato alle aziende tramite le stabilizzazioni Legge Madia e le stabilizzazioni Covid, per dare delle risposte concrete ai lavoratori».