Ancona-Osimo

Sanitari e Covid: nelle Marche reclutati in 1.411, ma 1.246 sono precari. Anaao Assomed: «Mancano provvedimenti»

Il segretario regionale del sindacato di medici e dirigenti sanitari, interviene sul tema del precariato e della carenza di sanitari che affligge le Marche e più in generale l'intero Paese. Ecco i dati

Immagine di repertorio

ANCONA – Nelle Marche su 1.411 operatori sanitari reclutati nel corso dell’emergenza Covid i precari sono complessivamente 1.246. È quanto emerge dall’analisi condotta da Fiaso (Federazione delle Aziende sanitarie e Ospedaliere) con il supporto di SDA Bocconi.

Stando al report della federazione, dall’inizio dell’emergenza Covid in Italia sono stati reclutati con modalità straordinarie 66mila operatori, con contratti flessibili, utilizzati per rispondere alla crisi sanitaria in attività come l’assistenza ospedaliera, il contact tracing, l’incremento del numero di tamponi e la campagna di vaccinazione.

La platea di personale che potrebbe però in teoria essere stabilizzata, eliminando medici abilitati non specializzati, gli specializzandi iscritti al quarto e quinto anno e il personale collocato in quiescenza ma reclutato con incarichi di lavoro autonomo, sarebbe di circa 54mila.

Oriano Mercante

Nelle Marche i precari reclutati per far fronte all’emergenza sanitaria, sono 292 medici, 601 infermieri e 353 professionisti appartenenti alla categoria altro personale. Un dato che mostra chiaramente la carenza di medici e infermieri che affligge le Marche e più in generale tutto il Paese.

Un tema sul quale le associazioni dei medici hanno più volte acceso i riflettori e che la pandemia ha evidenziato in tutta la sua dimensione.

«Il problema, nelle strutture ospedaliere, è sempre quello della specializzazione – spiega Oriano Mercante, segretario regionale Anaao Assomed – purtroppo ancora non si può procedere all’assunzione di medici senza specializzazione e negli ospedali non c’è un percorso formativo: ci sono state delle deroghe legate alla pandemia, ma gli specializzandi possono operare solo nei servizi di guardia medica o in sostituzione dei medici di famiglia».

Secondo Mercante «ad oggi mancano provvedimenti strutturali per permettere ai medici di formarsi negli ospedali ed essere assunti prima delle fine della specializzazione». Entrando nel merito della situazione delle Marche, spiega che la questione della carenza dei medici sarà al centro di un convegno, promosso dall’associazione, per il 27 novembre al teatro Muse di Ancona.

«Parleremo della riorganizzazione della sanità marchigiana» spiega, manifestando perplessità sul piano regionale che prevede tra le altre cose, la «riapertura o il potenziamento di alcuni piccoli ospedali». A far storcere il naso a Mercante è proprio la ben nota carenza di operatori sanitari: «E’ difficile pensare di far funzionare un ospedale h24 con i numeri attuali di medici. Speriamo che gli amministratori regionali riescano a trovare una soluzione, ma in ogni caso difficilmente il problema si risolverà prima di 4-5 anni».

Il segretario regionale di Anaao Assomed fa infatti notare che l’unica iniziativa finora assunta per cercare di contrastare la carenza di medici è stata quella della Facoltà di Medicina dell’Università Politecnica delle Marche di aumentare i posti per i medici, «ma i percorsi di specializzazione non termineranno prima di 4 – 5anni».