ANCONA – Nuovo provvedimento di sospensione senza retribuzione per un sanitario no-vax all’ospedale regionale di Torrette. Questa volta si tratta di un Oss che non ha assolto l’obbligo vaccinale contro il Covid-19 e che quindi, dopo le ferie d’ufficio, resterà sospeso da oggi fino al 31 dicembre, data in cui è stata fissata la cessazione dello stato di emergenza, salvo ulteriori proroghe.
Ad oggi salgono così a 4 i sanitari che hanno rifiutato di sottoporsi alla vaccinazione contro il virus, nonostante l’obbligo vaccinale. Si tratta di provvedimenti, resi necessari dal momento che non è possibile il ricollocamento di questo personale ad altre mansioni non a contatto con l’utenza ed i colleghi.
L’Asur Marche dall’11 agosto ha inviato due comunicazioni alla direzione degli Ospedali Riuniti di Ancona, nella quale sono stati forniti i nominativi di 9 dipendenti, tutti del comparto eccetto un medico, non in regola con la vaccinazione.
Nella prima tranche di sospensioni, attivata il 12 agosto, era stato inviato un elenco con i nomi di 6 operatori del comparto (infermieri, oss, ausiliari), dei quali solo tre sono stati sospesi, in quanto uno dei dipendenti è a casa in malattia, ed altri due si sono vaccinati.
Con l’ultima comunicazione, pervenuta a Torrette nei giorni scorsi, sono stati inviati altri tre nominativi, dei quali è stato sospeso sono un Oss, in quanto un dipendente risulta in malattia ed un altro guarito dal Covid, per cui risulta nel periodo dei sei mesi in cui è giustificato a non sottoporsi alla vaccinazione.
Nella giornata di ieri – 23 agosto – alla direzione ospedaliera è giunta anche una ulteriore comunicazione da parte di Asur Marche, relativa all’unico medico non vaccinato di cui è stato comunicato il nominativo: si tratta di una dottoressa giustificata a non sottoporsi alla vaccinazione contro il Covid-19 in quanto si trova in stato di gravidanza.
Intanto però, con l’incedere delle sospensioni dei sanitari, potrebbero iniziare a crearsi problemi organizzativi legati all’impossibilità di procedere alla sostituzione di alcune figure professionali per le quali c’era già una carenza, come ad esempio quelle degli infermieri. Se infatti il provvedimento di sospensione è immediato, e scatta due giorni dopo il ricevimento dei nominativi dei non vaccinati, quello di sostituzione, qualora ci fossero graduatorie disponibili, richiede 15 giorni.
Tempi tecnici che con il passare del tempo e la sovrapposizione delle periodo feriale estivo, sta cominciando a far sentire il suo peso sull’organizzazione dei reparti interessati. Fortunatamente le sospensioni non si sono concentrate tutte in un reparto specifico, un fatto che avrebbe potuto comportare difficoltà organizzative ingenti. Tra i reparti interessati ci sono le Malattie Infettive, il Blocco Operatorio e la Cardiologia.