ANCONA – Studenti al gelo in classe: termosifoni spenti al Savoia Benincasa. È quanto accade ad Ancona, in una delle scuole tra le più frequentate dai ragazzi. Stando a quanto trapela dalle chat di alcuni genitori, il riscaldamento in alcune aule non funziona. La dirigente scolastica, Maria Alessandra Bertini, conferma tutto e spiega che si tratta di «un guasto a una tubatura».
«I nostri figli sono costretti ad assistere alle lezioni con il giaccone – attacca un genitore -. C’è anche chi si copre le spalle con delle coperte, di quelle che si indossano sui vestiti». La situazione pare vada avanti da inizio novembre, quando per regolamento comunale il riscaldamento, nelle case, poteva essere acceso alla luce delle temperature più fredde. A dire il vero, però, il Comune non c’entra nulla, anzi, è la Provincia che si occupa delle scuole superiori.
«Con tutto quello che paghiamo di tasse, contributo volontario compreso, quanto sta accadendo nella classe di mio figlio è una cosa assurda», evidenzia un altro genitore. Gli studenti, alcuni dei quali maggiorenni, scelgono di non parlare o chiedono l’anonimato, forse per evitare eventuali ripercussioni.
Le classi coinvolte sarebbero diverse, dato che a non funzionare sono gli impianti di riscaldamento di un’intera ala dell’edificio di via Marini 35, che ospita diversi indirizzi del Savoia Benincasa, dal linguistico all’economico passando per il turistico fino ad arrivare al tecnico economico. Secondo alcuni rappresentanti di classe, la questione è già stata portata a conoscenza della segreteria didattica.
Sembrerebbe che gli alunni si stiano organizzando per scioperare e per far valere, dunque, i propri diritti: «Ci hanno detto che il guasto non verrà ripristinato perché a breve ci trasferiremo in via Vecchini». Intanto, monta la polemica. E la preside risponde: «La situazione è stata segnalata già diverse volte alla Provincia. Ieri ci è arrivata la Pec con cui si diceva che il danno sarebbe stato ripristinato nel giro di breve tempo, forse già domani (29 novembre)».
«Gli studenti pare avessero chiesto di essere trasferiti nella aule libere, in cui – però – il riscaldamento funziona: Non è possibile trasferire i ragazzi perché tutte le aule sono occupate dagli studenti», glissa Bertini.