Ancona-Osimo

Sciame sismico infinito nelle Marche, 220 scosse in mare. Trema anche il Maceratese

La maggior parte delle scuole hanno riaperto dopo che erano state chiuse per verifiche strutturali. Ventidue scosse si sono registrate dalla notte, la più forte di magnitudo 3.0

Corinaldo, cedimenti per il terremoto nel santuario dedicato a Maria Goretti
Corinaldo, cedimenti per il terremoto nel santuario dedicato a Maria Goretti

ANCONA – Non si arresta lo sciamo sismico nelle Marche dopo il terremoto che mercoledì mattina ha risvegliato bruscamente tanti, con una scossa di magnitudo 5.7 (alle 07:07) localizzata in mare a una trentina di km da Fano. La sequenza sismica è proseguita anche nella notte con 22 scosse fino a questa mattina 11 novembre (dato aggiornato alle 10) tutte con epicentro in mare, al lago della costa pesarese e di quella anconetana.

La più forte alle 6:47 con magnitudo 3.0 ed epicentro localizzato al largo della costa Pesarese, seguita da un altro sisma più lieve alle 7:28 di magnitudo 2.7 anche in questo caso al largo della costa Pesarese. Nella giornata di ieri due scosse, una di magnitudo 4.0 sulla scala Richter, alle 13:35, e un’altra di magnitudo 4.1, alle 18:54 (entrambe in mare), hanno risvegliato la paura nella popolazione e sono state avvertite distintamente anche ad Ancona, dove i lampadari sono tornati a tremare, così come lungo la costa pesarese.

La terra è tornata a tremare anche nel Maceratese: alle 19.45 di ieri sera una scossa di magnitudo 3.4 con epicentro a 2 km da Mogliano ha fatto sobbalzare l’area già colpita dal sisma infinito del 2016 che aveva devastato l’entroterra ascolano e maceratese, provocando morte e distruzione.

Mentre proseguono le verifiche dei vigili del fuoco sugli edifici pubblici e privati delle aree in cui le scosse sono state maggiormente avvertite, oggi sono tornati a scuola la gran parte degli studenti di Ancona: nel capoluogo marchigiano hanno riaperto le scuole, un terzo degli istituti però resta chiuso nell’attesa del completamento delle verifiche tecniche sulla stabilità degli edifici. Scuole aperte anche a Pesaro e Senigallia dopo che erano state chiuse in via precauzionale.

Fortunatamente non si sono registrati crolli nelle abitazioni ma alcune famiglie sono state evacuate dalle loro case perché dichiarate inagibili o in attesa di ulteriori approfondimenti tecnici. Ad Ancona una ventina di persone ha trovato ospitalità al PalaRossini (PalaPrometeo) dove l’amministrazione comunale ha allestito degli spazi di accoglienza in cui trascorrere la notte.

II presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli che ieri ha presieduto il Cor, Centro Operativo Regionale, ha spiegato che la situazione sta tornando alla normalità e che si procede alla conta dei danni rilevati, che da un primo esame, sembrano riguardare in prevalenza beni storici e architettonici.