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Ancona, sciopero e metalmeccanici in corteo per il rinnovo del contratto

«Con questa manifestazione - dichiarano i segretari di Fim, Fiom e Uilm , Luigi Imperiale, Sara Galassi, Vincenzo Gentilucci - determinati a definire aumenti certi del salario e estendere i diritti contrastando la precarietà e riducendo l’orario di lavoro»

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ANCONA – Dopo gli scioperi dei mesi scorsi,i metalmeccanici anconetani, assieme a quelli di tutta Italia, tornano a scioperare venerdì 28 marzo per riaprire il tavolo della trattativa e rinnovare il contratto nazionale di lavoro che, nelle Marche, riguarda un numero consistente di lavoratori, circa 65 mila.

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«In questo momento – affermano i sindacati – Federmeccanica sta negando il diritto fondamentale delle lavoratrici e dei lavoratori al rinnovo del contratto , impedendo la ripresa della trattativa necessaria per aumentare il salario e migliorare le condizioni di vita e lavoro.Per questi motivi, i metalmeccanici della provincia di Ancona il 28 marzo sciopereranno 8 ore; per l’occasione, è previsto un corteo che, partirà all’altezza del centro commerciale Globo di Ancona (via Schiavoni) alle ore 9.30 per poi giungere fino alla sede di Confindustria Ancona, via Bianchi».

«Con questo sciopero e questa manifestazione – dichiarano i segretari di Fim, Fiom e Uilm , Luigi Imperiale, Sara Galassi, Vincenzo Gentilucci – siamo determinati a definire aumenti certi del salario ed estendere i diritti contrastando la precarietà e riducendo l’ orario di lavoro. Si tratta anche di aumentare la tutela in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro».

Il rinnovo del contratto è una vertenza che interessa anche le istituzioni. «Chiediamo a queste ultime e, in particolare, ai sindaci della provincia di Ancona – è l’appello di Fim, Fiom e Uilm – di prendere parte alla manifestazione e contribuire alla riapertura delle trattative considerando la ricaduta che questa vertenza ha sul territorio con i 65mila lavoratori coinvolti». Al corteo sarà presente un componente della segreteria nazionale della Fiom Cgil in rappresentanza delle tre sigle.

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