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Ancona, sciopero degli infermieri Nursind. Saltamartini: «Apriamo un tavolo di contrattazione, io sono qui insieme a voi»

L'assessore regionale alla Sanità è intervenuto al sit-in degli infermieri in Piazza Cavour ed ha aperto ad un tavolo di confronto con il sindacato Nursind

L'assessore alla Sanità Filippo Saltamartini allo sciopero Nursind

ANCONA – «Insieme io credo che si possano fare due battaglie precise: sui trattamenti di specificità degli infermieri e soprattutto vedere insieme quale può essere il percorso». Sono le parole dell’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, intervenuto questa mattina 28 gennaio ad Ancona, al sit-in promosso dal Nursind in Piazza Cavour nell’ambito dello sciopero nazionale degli infermieri. Un centinaio circa i presenti. Alla manifestazione sono intervenuti anche i consiglieri regionali di Rinasci Marche Luca Santarelli (infermiere) e del Movimento 5 Stelle Simona Lupini (psicologa).

La protesta, per le condizioni di lavoro della categoria, finita sotto pressione nei due anni di pandemia, fra carenza di personale e turni massacranti. Tra le richieste avanzate dal Nursind, che hanno spinto gli infermieri oggi ad incrociare le braccia, quella di nuove assunzioni per colmare una carenza che il sindacato stima attorno alle 3mila unità nelle Marche.

Tra le richieste avanzate invece a livello nazionale, assunzioni, adeguamento dei compensi agli standard europei e pagamento dell’indennità specifica infermieristica già approvata con legge di bilancio del 2020, ma ancora non pagata e infine il carattere usurante della professione.

«Apriamo un tavolo di contrattazione, io sono qui insieme a voi» ha assicurato l’assessore, nell’annunciare che il sindacato sarà convocato in Regione.  «Insieme io credo che si possano fare due battaglie precise: sui trattamenti di specificità degli infermieri e soprattutto vedere insieme quale può essere il percorso» ha detto.

«Gli infermieri lavorano di notte, a Pasqua, a Natale ed hanno un livello di professionalità altissima, ma vengono remunerati come se fossero semplici impiegati» ha fatto notare, sottolineando che sono «pagati con delle miserie».


«Ritengo e reputo – ha aggiunto – che questa sia una battaglia legittima e sono al vostro fianco, spero che a livello di contrattazione nazionale e per quanto riguarda tutto quello che potranno fare le Regioni e la Regione Marche, possiamo condividerlo».

L’assessore in piazza ha assicurato «mi farò promotore anche con i partiti di cui faccio parte» delle richieste in «una battaglia ampia, di livello nazionale» perché «condivido l’idea che nel nostro paese ci debba essere maggiore giustizia remunerativa nei riguardi delle classi lavorative» e inoltre gli infermieri «pagati con delle miserie».

L’assessore in piazza ha esortato il sindacato: «Non dovete venire qui a chiedere l’elemosina sul buono pasto», ma «per far sì che una notte in una corsia di ospedale, che determina patologie gravissime» per i lavoratori, venga riconosciuta adeguatamente, così come l’attività lavorativa svolta la domenica e nei giorni festivi. «Una battaglia che va avviata anche in via giurisdizionale perché una notte, una domenica, Pasqua, portano disagio non solo a voi, ma anche alle vostre famiglie e ai figli degli infermieri, e questo non è giusto. Dovete farvi remunerare per quello che avete diritto per la prestazione professionale».

Donato Mansueto, segretario regionale Nursind

In tal senso secondo Saltamartini «se si può partire con un progetto anche dalla Regione Marche su alcuni trattamenti, quelli inequivocabili che non creano conflitto con le altre categorie (come turni notturni e festivi, ndr), la porta è assolutamente aperta», ma «i contratti (ccnl, ndr) vanno firmati altrimenti siete esclusi e chi rappresenta la Regione si trova nel conflitto tra i firmatari e i non firmatari». Infine ha aggiunto «ho chiesto al Nursind possibilmente di fare le battaglie con tutto il fronte sindacale».

Una disponibilità, che il segretario regionale Nursind Donato Mansueto ha accolto «con soddisfazione, anche perché gli infermieri sono la colonna portante del sistema sanitario nazionale e regionale. Nelle Marche era necessario che anche il nostro sindacato potesse sedere al tavolo di confronto per dare il proprio contributo al miglioramento delle condizioni di lavoro della categoria».

A sinistra Mansueto e Santarelli, a destra Lupini e Frogioni

«Ferie, assunzioni e salario accessorio sono dossier aperti da troppo tempo» ha detto la consigliera pentastellata Simona Lupini (psicologa) e che «ci sono sempre più casi nelle Marche in cui viene addirittura fatta cassa su soldi che spettano ai lavoratori per aver fatto straordinari, reperibilità, weekend». Per la consigliera «la dignità del lavoro difende la nostra salute».

Il consigliere di Rinasci Marche Luca Santarelli (infermiere) nel ricordare le iniziative poste in atto in seno al Consiglio regionale a difesa dei colleghi, ha posto l’accento sulla necessità di giungere ad «un maggiore riconoscimento morale ed economico e sulla necessità di incrementare il numero degli infermieri, che non possono reggere con questi carichi di lavoro».

Silvio Di Michele, un cittadino intervenuto al sit-in

Durante la protesta un cittadino anconetano, che si trovava a passare in Piazza Cavour, è intervenuto a sostegno degli infermieri: «Vi meritate tutti il premio Nobel – ha detto l’uomo, Silvio Di Michele -: in questi due anni vi siete dimostrati altamente professionali e chi vi dice il contrario evidentemente non ha constatato con mano».

«Mi sono sentito in dovere di fermarmi un attimo, perché queste persone meritano davvero tanto» ha detto, aggiungendo inoltre «mia moglie è stata ricoverata all’ospedale di Torrette ed è stata trattata benissimo», gli infermieri «stanno rischiando per noi e non tutti purtroppo lo capiscono, sono eccezionali».

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