ANCONA – Università della Pace, dietro front: niente più scioglimento. A renderlo noto, in un comunicato diffuso poco fa, è stata Marta Ruggeri, capogruppo in Consiglio regionale del Movimento 5 Stelle. Sulla vicenda, era stato tirato in ballo l’eurodeputato Carlo Ciccioli, difeso a spada tratta dall’ideatore dell’Università per la Pace, Umberto Trenta (clicca qui).
«Dopo una battaglia combattuta su più fronti per salvare l’Università per la Pace dallo scioglimento, previsto nella proposta di legge 256 ˊInterventi per promuovere l’internazionalizzazione delle Marche nell’ambito della strategia europea per la Macroregione Adriatico Ionicaˊ, a prima firma del neoeletto parlamentare europeo di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli, giungono buone notizie dalla Regione», esordisce Ruggeri.
Che prosegue: «In seguito alle mie insistenze, alle quali ha subito aderito l’allora capogruppo del Partito Democratico Mangialardi che ha firmato con me due emendamenti poi bocciati dalla commissione, dopo le tante email inviate da enti pubblici, associazioni di volontariato e privati cittadini al presidente Acquaroli ed ai firmatari della proposta di legge, e dopo l’audizione dei rappresentanti dell’associazione Università per la Pace, la prima Commissione consiliare permanente della Regione Marche ha accolto ieri le osservazioni del Consiglio delle Autonomie Locali e del Consiglio Regionale dell’Economie e del Lavoro, sopprimendo dalla proposta di legge, di cui sarò relatrice di minoranza nell’Assemblea legislativa regionale di lunedì prossimo, il comma b dell’articolo 20 che prevedeva lo scioglimento dell’Associazione Università per la Pace».
E ancora: «Non posso che esprimere grande soddisfazione per il risultato ottenuto grazie a questo impegno corale, segno che quando ci sono da difendere principi universali come la promozione della cultura di Pace, i cittadini, la società civile e le Istituzioni pubbliche rispondono all’appello. L’Università per la Pace non va sciolta, ma va sostenuta ed aiutata dalle istituzioni, come recentemente avvenuto con l’approvazione all’unanimità dell’emendamento da me presentato, e sottoscritto dal Presidente del Consiglio regionale Latini e dai consiglieri Mangialardi e Casini, per finanziare con 20mila euro nel bilancio del 2024 la legge regionale che ha istituito questa benemerita associazione».