ANCONA – È partito il conto alla rovescia per il rientro a scuola, e intanto sono state fissate le nuove regole da applicare a bordo dei mezzi di trasporto pubblico, uno dei nodi fondamentali per la didattica in presenza.
Per il terzo anno consecutivo alunni e docenti dovranno fare i conti con la pandemia di Covid-19 che ha stravolto la vita scolastica, costringendo prima gli alunni a seguire le lezioni a distanza e poi a doversi adeguare alle regole impartite per evitare la diffusione del contagio, fra le quali mascherina, distanziamento e igienizzazione delle mani.
Sul fronte dei trasporti «è stata confermata la capienza all’80% a bordo dei mezzi pubblici in zona bianca e gialla» afferma l’assessore regionale ai Trasporti Giudo Castelli, un punto fermo che mette chiarezza in una delle questioni più critiche sul versante della diffusione del virus. In zona arancione la capienza dei mezzi di trasporto pubblico locale è stata fissata al 50%, mentre in zona rossa scatta la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado.
Primo tavolo in Prefettura ad Ancona
Castelli spiega che tra le novità dell’anno scolastico 2021-2022, c’è anche il potenziamento dei controlli a bordo e alle fermate dei mezzi, mentre non sarà previsto il doppio operatore sui bus. Intanto questa mattina si è tenuto ad Ancona, nella sede della Prefettura, il primo tavolo di coordinamento sull’attività scolastica delle scuole secondarie di secondo grado convocato dal prefetto Darco Pellos, nel quale si è fatto il punto in vista dell’avvio dell’anno scolastico che scatterà il 15 settembre. Si è trattato di un primo incontro a cui ne seguiranno altri nelle sedi prefettizie della regione.
Un vertice al quale hanno preso parte anche i rappresentanti dei Comuni e nel quale si è discusso anche della gestione dei docenti senza Green pass. «Siamo in attesa di conoscere la versione definitiva delle nuove linee guida che il Ministero ha proposto al Cts (comitato tecnico scientifico, ndr) per regolare le attività interne alle scuole e afferenti al trasporto – afferma Castelli – . In ogni caso in zona bianca e gialla sicuramente è confermato il coefficiente di riempimento all’80% a bordo dei mezzi di trasporto pubblico».
Una percentuale «che consente di dormire “sonni tranquilli” – prosegue – , perché, salvo che non si vada in arancione, è una gestione che sappiamo di poter garantire». Secondo l’assessore il tema centrale è quello dei controlli, dal momento che con un riempimento all’80% «i mezzi sembreranno totalmente pieni» e per garantire che non ci siano assembramenti a bordo dei bus e alle fermate «i controlli dovranno essere garantiti da steward, ma anche da vigili urbani e ausiliari del traffico».
Controlli alle fermate e sui pulman
I vigili urbani e gli ausiliari, potranno salire anche a bordo dei pulman per verificare il rispetto della capienza dei mezzi, oltre a vigilare che non si formino assembramenti alle fermate dei mezzi. «Questo è un tema fondamentale – spiega Castelli – nell’ottica di una gestione razionale e sistematica del fabbisogno di steward, messi a disposizione dalle aziende del trasporto pubblico locale, dal momento che hanno costi importanti».
L’assessore regionale ai Trasporti sottolinea la necessità che ci sia una «grande collaborazione da parte dei Comuni, che possono mettere in campo sia i vigili urbani che gli ausiliari del traffico. Gli steward potranno essere pagati anche con le risorse messe a disposizione dal Ministero per i servizi aggiuntivi, precisa Castelli, ma «questa scelta dovrà essere condivisa e programmata perché le risorse non sono illimitate, per questo nel confronto in Prefettura si è convenuto sulla necessità di monitorare attentamente quanto accade alle fermate dei bus».
«Ci aspettiamo dal Governo – conclude – che gli sforzi di Regioni e Comuni, per quanto riguarda i controlli, siano sostenuti da finanziamenti appropriati».